L'automobilista parcheggia sul prato: e sul web si scatena l'ironia

DESIO - Una vettura parcheggiata male, di solito, su Internet scatena gli insulti degli utenti. Nei giorni scorsi, invece, la fotografia di un'automobile lasciata in sosta sull'erba, ha dato vita a una feroce ironia nei confronti dell'autore di quel gesto.

C'è chi si arrabbia e chi si vendica con l'ironia: hanno scelto secondo mezzo, di sicuro efficace e allo stesso tempo feroce, i cittadini contrariati dal parcheggio di un'automobile in un prato. Una fotografia pubblicata da una ragazza nel gruppo Facebook "Sei di Desio se..." e che immortala una vettura esattamente a fianco dell'area pavimentata.

"Speriamo non abbia schiacciato il pitone", è il primo commento suscitato dalla pubblicazione. E che, a sua volta, scatena l'ironia del web. "No - gli fa eco un altro residente - è la nuova taglia erba comunale".

Se qualcuno si chiede se ha messo le frecce, un altro fa notare che, forse, è 'arrivato lungo'. Ma i commenti si sprecano: "Ha comprato un'Alfa quadrifoglio verde per cosa secondo voi?", chiede un utente di Facebook.

Altri segnalano che è di Erba, forse si chiama Attila. Qualcuno osserva che l'autista ha parcheggiato, poi è spuntata l'erba sotto alla vettura. E, ancora, c'è chi fa notare che è un metodo "per tenere le gomme al fresco", oppure che è un volontario del verde che cerca di tenere bassa l'erba senza fare troppa fatica. Un desiano prova a giustificarlo ironicamente: "E' daltonico".

La vendetta, insomma, è stata consumata. Ci resta la curiosità di sapere se qualcuno, nel frattempo, ha anche avvisato la Polizia locale.

1 commenti

daniela freguia :
Tutte buone le ipotesi dei facebooknauti, ma, osiamone un'altra: l'automobilista indisciplinato ha voluto dire "basta!" a tutti i pedoni che, ovunque, non sopportando gli angoli del marciapiede arrotondano sempre il loro percorso, a scapito del verde, nonostante i cartelli di divieto. Infatti, in questo caso, osservando bene, sotto l'auto si scorgono i segni del possibile calpestio. daniela freguia | giovedì 04 giugno 2015 12:00 Rispondi