Monti: "Se l'Africa è il suo primo interesse, Ponti si trasferisca là"

AGRATE BRIANZA - La creazione in via delle Industrie del terzo "hub" provinciale per l'accoglienza delle persone richiedenti protezione internazionale non è stata molto gradita dal consigliere provinciale Andrea Monti: deluso dall'atteggiamento del Presidente Gigi Ponti, lo invita a dimettersi e a trasferirsi in Africa.

"A Ponti chiediamo di farsi da parte, perché la Brianza e i brianzoli non meritano un presidente che non difende i suoi cittadini ma è solo pronto ad assecondare ogni richiesta degli immigrati. Si dimetta, lasci il posto ad un presidente pronto a difendere la Brianza e se l’Africa è il suo primo interesse, si trasferisca là". Parole dure quelle di Andrea Monti, consigliere provinciale della Lega Nord, pronunciate dopo avere appreso della nascita del terzo "hub" qui in città quale centro di prima accoglienza delle persone richiedenti protezione internazionale.

Monti, sostenendo che non vengono tutelati gli interessi dei cittadini e si accettano i tagli imposti da Roma, ha diffuso un comunicato per spiegare tutti i motivi della sua delusione:


Ammetto che non dev’essere mica facile fare oggi il Presidente della Provincia se in tasca si ha una tessera del Partito Democratico. D’altro canto oltre all’umana pietà, che si concede a tutti, a questi ciambellani alla corte del guitto fiorentino non si può perdonare nulla. Anzi, meno di nulla.

Sono tutti responsabili di questo stato pietoso e farsesco in cui hanno ridotto una terra ricca, operosa e che versa valanghe di tasse, come la Brianza. Questa gente non è degna di rappresentarci e deve quindi fare le valigie, il prima possibile ed andarsene. Prima che non arrivino i forconi a cacciarli, come sta succedendo altrove.

Le cose stanno così: la Provincia non riesce a far quadrare i conti, è praticamente in default, impossibilitata nel trovare ulteriori 8 milioni di euro di economie, dopo aver tagliato praticamente tutto il tagliabile. Cioè dopo che ai cittadini brianzoli, che pagano le tasse, non verranno praticamente più erogati i servizi nella misura di prima. Trasporti, strade, scuole, sociale ecc…

In questi giorni stanno giocando il solito squallido teatrino con il governo. Cappello in mano sono andati a chiedere che lo stato restituisca un pochino di quei soldi rapinati, visto che non è Roma che trasferisce risorse alla Provincia di Monza, ma è la nostra Provincia che viene costretta a dirottare soldi proprio a Roma, in un perverso federalismo alla rovescia.

Hanno presentato i soliti emendamenti, che verranno come al solito respinti, bocciati, resi inammissibili o nemmeno discussi perché si porrà la fiducia sul decreto Enti Locali. Film visto e rivisto.

Sarebbe bello ricordare, e lo faccio subito, le parole di quel fenomeno del Ministro Delrio, quello che giusto l’aprile scorso dichiarava tronfio: "Le risorse per le Provincie ci sono, le Province si devono asciugare".

Risultato? È così falso ciò che sosteneva Delrio, che oggi praticamente tutte le Province sono in pre-default, cioè impossibilitate a chiudere i bilanci.

Quello che non avevamo capito dalle parole di Delrio, è che dovevamo asciugarci noi per far posto agli immigrati.

Si perchè cosa fa il nostro Presidente Gigi Ponti? Si incatena al portone del ministero? Organizza una manifestazione di protesta? Attua uno sciopero della fame? Minaccia lo di non versare le proprie risorse nelle casse dello Stato?

Nulla di tutto questo, anzi, fa di peggio: con solerzia ammirevole (solo dopo qualche settimana dalla richiesta) apre un terzo centro per accogliere gli immigrati negli spazi della Provincia, ad Agrate Brianza. Verranno accolti anche nelle tende, probabilmente quelle a disposizione della Protezione Civile Provinciale, ma di proprietà della Regione che non saranno quindi più disponibili per eventuali emergenze. Speriamo non succeda nulla, d’altro canto prima di tutto gli immigrati. Si sa, lo Stato italiano pensa solo a quelli.

Non è uno scherzo ve lo giuro! È tutto tragicamente vero. Mentre lo Stato italiano taglieggia e umilia la Brianza e i suoi cittadini, mettendo a rischio persino i servizi essenziali, il Presidente Ponti sbatte i tacchi e obbedisce immediatamente ad ogni ordine impartito dalla Prefettura di Monza, cioè dallo Stato.

Il Presidente non è un funzionario, non è un burocrate, un semplice passacarte, ma da tale si comporta. Il Presidente dovrebbe rappresentare i suoi cittadini, difenderli e protestare quando vengono addirittura umiliati, come in questo caso.

La Provincia di Monza non ha 8 milioni di euro, è in default a causa dello Stato, ma risponde prona quando lo Stato esige che la stessa Provincia si attivi per gli immigrati, per la cui accoglienza lo stresso Stato che ruba i soldi a noi ha stanziato, solo per la Brianza e solo per questi primi mesi, 5 milioni di euro! Che beffa!

Non chiediamo a Ponti di diventare ciò che non è, di fare ciò che evidentemente non è capace di fare perché non è nella sua natura. A questo punto chiediamo di farsi da parte, perché la Brianza e i brianzoli non meritano un presidente che non difende i suoi cittadini ma è solo pronto ad assecondare ogni richiesta degli immigrati. Si dimetta, lasci il posto ad un presidente pronto a difendere la Brianza e se l’Africa è il suo primo interesse, si trasferisca là, faccia il presidente di una provincia africana, magari portandosi dietro pure il compagno Veltroni che doveva essere già partito da un pezzo.