Barlassina, affondo di Colombo: "Un paese senza regole urbanistiche"

“Un Piano di governo del territorio molto lacunoso che non consente di esercitare alcun controllo sui progetti dal punto di vista estetico, ambientale e paesaggistico”. La lapidario affermazione è di
Claudio Colombo, consigliere comunale della lista di opposizione “Viviamo Barlassina”, che nell’ultima seduta ha accusato la maggioranza di aver dato vita a un documento inefficace, poiché sprovvisto di regole. La questione è stata offerta dall’adozione del Piano di recupero rel...

“Un Piano di governo del territorio molto lacunoso che non consente di esercitare alcun controllo sui progetti dal punto di vista estetico, ambientale e paesaggistico”. La lapidario affermazione è di

Claudio Colombo, consigliere comunale della lista di opposizione “Viviamo Barlassina”, che nell’ultima seduta ha accusato la maggioranza di aver dato vita a un documento inefficace, poiché sprovvisto di regole. La questione è stata offerta dall’adozione del Piano di recupero relativo all’area di via Leopardi. “E’ un’area di trasformazione – ha spiegato

Andrea Molinari, assessore all’Urbanistica – ovvero caratterizzata da edifici non più compatibili con il nostro piano. Sono aree che vengono riconsiderate per dare uniformità a tutto il territorio. Su questa di 1.558 metri quadrati, in particolare, abbiamo un capannone di circa 500 metri quadrati che verrà rimosso. La proprietà potrà realizzare circa un migliaio di metri quadri di superficie lorda di piano: 700 residenziali e 300 commerciali”. La spiegazione non ha convinto Colombo: “Abbiamo un Pgt deleterio per il nostro territorio. In queste aree non c’è controllo, il progetto non ha a mio avviso validità estetica. La colpa è di questa amministrazione comunale che non ha stabilito regole per abbellire il paese. Non c’è progettualità: solo lo scrupolo di incassare gli oneri di urbanizzazione”. Dello stesso parere

Sergio Pancotti (Popolo della Libertà) che ha rimarcato la mancanza di vincoli paesaggistici e di impatto ambientale. “Lo dimostrano – ha concluso Pancotti – anche gli ultimi interventi di corso Milano che snaturano le caratteristiche del nostro paese”.