Barlassina, il Comune tira la cinghia: niente assunzioni nel 2012

Tempo di crisi, il Comune tira la cinghia. Anche con la spesa per il personale dipendente. Nei giorni scorsi, infatti, la Giunta comunale ha approvato la delibera che stabilisce il fabbisogno del personale per l’anno 2012. Un atto di prassi, che viene rivisto annualmente, e che tuttavia mette in risalto le difficoltà in cui l’ente si trova a operare soprattutto alla luce dei provvedimenti adottati dal Governo Monti. La Giunta, in effetti, una modifica tra il 2011 e il 2012 ha deciso di apport...

Tempo di crisi, il Comune tira la cinghia. Anche con la spesa per il personale dipendente. Nei giorni scorsi, infatti, la Giunta comunale ha approvato la delibera che stabilisce il fabbisogno del personale per l’anno 2012. Un atto di prassi, che viene rivisto annualmente, e che tuttavia mette in risalto le difficoltà in cui l’ente si trova a operare soprattutto alla luce dei provvedimenti adottati dal Governo Monti. La Giunta, in effetti, una modifica tra il 2011 e il 2012 ha deciso di apportarla. Ma restrittiva. Rimane invariato il numero dei dipendenti, ancora 28, anche se uno di questi è quantificato in sole 28 ore settimanali contro le 36 del contratto “ordinario”. Una scelta suggerita in gran parte dalla crisi economica e in misura minore dal fatto che già nel corso del 2011 un dipendente assunto a tempo pieno aveva chiesto e ottenuto di ridurre il suo impegno a sole 24 ore settimanali. Quello che era stata una necessità personale, ora è sancita a tutti gli effetti con la determinazione del fabbisogno di personale per l’anno 2012 da parte della Giunta. Nel 2012, insomma, niente nuove assunzioni. Mancano i soldi e diventa proibitivo dopo le novità introdotte dall’allora ministro Renato Brunetta che imponeva un nuovo assunto ogni cinque dipendenti rimasti a casa. Se il Comune avrà bisogno di coprire qualche posto vacante, farà ricorso alla cosiddetta “mobilità”, ovvero all’arrivo di dipendenti di altri enti pubblici. I cittadini che speravano in un concorso per un posto fisso, benché qualcuno lo consideri monotono, dovranno attendere almeno un altro anno.