Barlassina: un nuovo regolamento edilizio

Barlassina ha un nuovo Regolamento Edilizio. Approvato in Consiglio Comunale, sostituisce il precedente, che risaliva all’anno 2000. Una scelta necessaria per adeguarsi alle nuove normative. Negli anni infatti in particolare con il “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia” (Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380) ela Legge Regionale11 marzo 2005 n. 12, vi è stato un profondo rinnovamento della legislazione nazi...

Barlassina ha un nuovo Regolamento Edilizio. Approvato in Consiglio Comunale, sostituisce il precedente, che risaliva all’anno 2000. Una scelta necessaria per adeguarsi alle nuove normative. Negli anni infatti in particolare con il “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia” (Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380) ela Legge Regionale11 marzo 2005 n. 12, vi è stato un profondo rinnovamento della legislazione nazionale e regionale che ha coinvolto i temi dell’edilizia, dell’urbanistica, sulla qualità ambientale degli edifici, sul contenimento dei consumi energetici/idrico e sull’impiego di fonti di energia alternative.

“Il nuovo  Regolamento Edilizio, predisposto dall’amministrazione - spiega l'assessore all'Urbanistica

Andrea Molinari - è quindi in linea con le ultime norme ma ha un occhio di riguardo anche verso il prossimo futuro.  Il regolamento a prima vista si può considerare diviso in due parti, anche se materialmente lo stesso risulta suddiviso in titoli, sezioni e capi, la prima parte edilizio/amministrativo con contenuti riguardanti le disposizioni sull’istruttoria dei progetti edilizi, coordinandole con le recenti norme sul procedimento amministrativo ed in riferimento alle tipologia di intervento edilizio, l’assetto e le competenze degli organi consultivi del Comune in materia edilizia e paesaggistica, le modalità per l'esecuzione degli interventi provvisionali di cantiere, in relazione alla necessità di tutelare la pubblica incolumità e nel rispetto delle norme di sicurezza dei cantieri e le norme igieniche di particolare interesse edilizio in armonia con il regolamento locale di igiene.  La seconda parte del regolamento punta invece a promuovere la qualità edilizia, urbana e ambientale, favorendo il risparmio energetico ed idrico, l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e l’impiego di tecnologie innovative nei processi costruttivi. Il primo passo importante sarà quello di realizzare i nuovi  edifici in classe energetica non al di sotto della classe “B”. Inoltre il regolamento stabilisce che tutte le nuove abitazioni dovranno prevedere una cisterna per la raccolta delle acque meteoriche da riutilizzare per innaffiare gli spazi verdi privati.  “Il tutto - conclude Molinari - per elevare i contenuti di qualità edilizia/ambientale e per una qualità del vivere sempre migliore”.