Barlassina: un piano per la sostenibilità energetica

Un piano d'azione per garantire la sostenibilità energetica sull'intero territorio cittadino. E' quanto si impegna ad approvare l'amministrazione Frontini che intende approvare il documento con la seduta di Consiglio comunale del 29 maggio. Iniziativa analoga, con tempi ancora da definire, anche per i Comuni di Bovisio Masciago e Varedo che partecipano al Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (Paes), elaborato a livello intercomunale in questi ultimi 18 mesi con la stretta collaborazi...

Un piano d'azione per garantire la sostenibilità energetica sull'intero territorio cittadino. E' quanto si impegna ad approvare l'amministrazione Frontini che intende approvare il documento con la seduta di Consiglio comunale del 29 maggio. Iniziativa analoga, con tempi ancora da definire, anche per i Comuni di Bovisio Masciago e Varedo che partecipano al Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (Paes), elaborato a livello intercomunale in questi ultimi 18 mesi con la stretta collaborazione tra politici e tecnici comunali. L’aggregazione dei tre comuni brianzoli, con Varedo come capofila, con il supporto tecnico della società Aldar srl e dell’Agenzia InnovA21, ha partecipato al Bando di finanziamento di Fondazione Cariplo “Promuovere la sostenibilità energetica dei comuni piccoli e medi” aggiudicandosi un contributo di  60 mila euro con il progetto intitolato “Verso la sostenibilità energetica”. Il progetto nasce nell’ambito della campagna internazionale “Patto dei Sindaci”, un'iniziativa sottoscritta dalle città europee che si impegnano a superare gli obiettivi della politica energetica comunitaria in termini di riduzione delle emissioni di CO2 attraverso una migliore efficienza energetica e una produzione e un utilizzo più sostenibili dell'energia. Il progetto è indirizzato a garantire una effettiva riduzione delle emissioni di gas climalteranti di una quota superiore al 20% sul territorio comunale entro il 2020. Le amministrazioni comunali si impegnano a definire un obiettivo di riduzione ad un valore visibilmente più alto del 20%, nell'eventualità che l'analisi svolta nell'ambito del Progetto indichi che il potenziale risparmio di emissioni sia economicamente realizzabile, anche in base ai probabili costi futuri delle tecnologie e che siano a disposizione strumenti di supporto e finanziamento che permettano di raggiungere tale obiettivo. Visto che i Comuni si pongono l'obiettivo di modificare le modalità di utilizzo dell'energia sul territorio, sia a livello di cultura, abitudini e stili di vita sia a livello di tecnologie ed edifici, hanno posto particolare attenzione all'analisi della situazione del proprio patrimonio, dei propri consumi e della propria struttura organizzativa, in modo da sperimentare le modalità di sensibilizzazione più efficaci verso stili di consumo più consapevole e per dare un esempio concreto ai propri cittadini sulle buone pratiche di efficienza energetica e di utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.

Verso la sostenibilità energetica è stato realizzato dalla collaborazione delle Amministrazioni Comunali con la società Aldar srl, consulente tecnico/scientifico e Agenzia InnovA21 per lo Sviluppo Sostenibile (www.agenziainnova21.org) di cui i tre comuni sono soci. Il progetto oltre aver prodotto un Ibe (Inventario Base delle Emissioni climalteranti) e il Paes ha portato all’elaborazione di un allegato energetico al Regolamento Edilizio di Varedo e Barlassina. Il Comune di Bovisio Masciago avendo già un Regolamento di Bioedilizia utilizzerà le informazioni acquisite dal progetto per la revisione e aggiornamento del regolamento in corso. L’Allegato energetico al Regolamento edilizio è uno strumento importante per dare una forte spinta verso lo sviluppo di un'edilizia sostenibile a basso impatto ambientale e soprattutto a bassa emissione di gas climalteranti. Il Regolamento edilizio può indirizzare gli aspetti della costruzione e riqualificazione sostenibile che sono una funzione del rapporto fra il singolo edificio e lo spazio immediatamente circostante, senza tuttavia arrivare a definire il suo rapporto con il territorio comunale nel senso più ampio, compito ultimo questo del Piano di governo del territorio. “La qualità della vita - dichiara il sindaco

Annamaria Frontini -è strettamente legata alla qualità dell'ambiente, che come è noto dipende dall'impegno di tutti. Quando, per raggiungere un obiettivo comune, si rende necessaria una rivoluzione culturale e il cambiamento di molti è indispensabile l’adozione di una strategia condivisa e di strumenti per la sensibilizzazione e promozione di opportuni comportamenti ed azioni. Barlassina già impegnata per il miglioramento dell'ambiente (differenziazione al 64,62%, due impianti comunali fotovoltaici, acquisto di sola energia pulita, ecc.) ritiene importante che tale impegno sia  continuo nel tempo, coinvolga tutti ed abbia un programma, in sostanza sia supportato da un Piano di Azione per l'Energia Sostenibile”.

Cos’è il Patto dei Sindaci? Dopo l’adozione del Pacchetto europeo su clima ed energia nel 2008, la Commissione europea ha lanciato il Patto dei Sindaci per avallare e sostenere gli sforzi compiuti dagli enti locali nell’attuazione delle politiche nel campo dell’energia sostenibile. I governi locali, infatti, svolgono un ruolo decisivo nella mitigazione degli effetti conseguenti al cambiamento climatico, soprattutto se si considera che l’80% dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 è associato alle attività urbane. Per le sue singolari caratteristiche - essendo l’unico movimento di questo genere a mobilizzare gli attori locali e regionali ai fini del perseguimento degli obiettivi europei - il Patto dei Sindaci è considerato dalle istituzioni europee come un eccezionale modello di governance multilivello. Mentre l’Europa nel suo insieme rispetterà con ogni probabilità i termini di riduzione di emissioni di CO2 sottoscritti con il Protocollo di Kyoto (-8% al 2012, rispetto ai valori del 1990), l’Italia risulta deficitaria rispetto agli obiettivi nazionali. Nel nuovo scenario europeo imposto dalla direttiva 20-20-20 (riduzione delle emissioni del 20%, aumento dell’efficienza energetica del 20% e raggiungimento del 20% di produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili al 2020) le politiche e gli strumenti finanziari attuali, senza ulteriori modifiche, porteranno ad una riduzione complessiva stimata nell’ordine del 14%: in tale contesto è di primaria importanza il ruolo giocato dalle città che volontariamente decidono di impegnarsi attuando sul proprio territorio azioni e strumenti per la riduzione delle emissioni.

 

Gli impegni dei sottoscrittori Al fine di tradurre il loro impegno politico in misure e progetti concreti, i firmatari del Patto si impegnano a preparare un Inventario di Base delle Emissioni e a presentare, entro l’anno successivo alla firma, un Piano d’azione per l’energia sostenibile in cui sono delineate le azioni principali che essi intendono avviare. Al di là del risparmio energetico, i risultati delle azioni dei firmatari sono molteplici: la creazione di posti di lavoro stabili e qualificati non subordinati alla delocalizzazione; un ambiente e una qualità della vita più sani; un’accresciuta competitività economica e una maggiore indipendenza energetica.  

Il Patto dei Sindaci in numeri Al momento sono 3.913 le città europee che hanno sottoscritto il Patto dei Sindaci e di queste ben 1953 sono italiane (26 sono in provincia di Monza e Brianza). I Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile presentati all’Unione Europea ad oggi sono 1297 di cui 208 sono stati accettati mentre gli altri in via di revisione. I Paes presentati dai Comuni italiani sono 407, 384 di paesi con meno di 50.000 abitanti (9 sono in provincia di Monza e Brianza oltre ai 3 di Barlassina, Bovisio Masciago e Varedo).