Bonus Renzi agli albergatori: Confcommercio esulta
Il Premier Matteo Renzi ha annunciato l'introduzione di un bonus per agevolare l'attività degli albergatori: a patto che reinvestano in ristrutturazioni e migliorie varie per garantire un servizio di qualità. L'annuncio è stato accolto con favore da Confcommercio
Gli albergatori e i ristoratori brianzoli e milanesi accolgono con entusiasmo l’annuncio del cosiddetto bonus Renzi per gli imprenditori del settore che reinvestiranno in ristrutturazioni e migliorie.
Uno sconto fiscale che dovrebbe, secondo gli intenti del premier, stimolare gli addetti del settore e quindi promuovere anche il turismo, vero motore economico dell’Italia.
“L’annuncio del nuovo bonus per gli alberghi può vedere solo il nostro plauso – afferma Maurizio Naro, presidente di Apam, l’Associazione albergatori di Confcommercio Milano - Dalle istituzioni arriva un segnale importante di riconoscimento del turismo nel peso dell’economia con risvolti positivi anche di sviluppo dell’occupazione per i giovani”.
Un benvenuto con le dovute cautele, soprattutto per quanto riguarda i tempi e le modalità di applicazione del bonus.
“Naturalmente vedremo poi nel merito in quali modalità si applicherà il bonus – aggiunge - Un suggerimento potrebbe essere quello di beneficiare dell’agevolazione fiscale nel calcolo dell’Imu come è avvenuto per le imprese manifatturiere con gli ‘imbullonati’. Bonus importante anche per gli alberghi del territorio milanese e che s’accompagna bene alla spinta che con il sindaco Sala si vuol dare al comparto del turismo alla vigilia della firma del Patto per Milano”.
Parole di plauso anche da parte del settore dei pubblici esercizi. “Il provvedimento del bonus certamente è stato favorito anche dall’esperienza di Milano con Expo – commenta Lino Stoppani, presidente Epam Confocommercio Milano (pubblici esercizi) - Expo ha dato una diversa percezione delle nostre eccellenze nell’alimentare e nella ristorazione. Il bonus può essere la spinta per dare quell’ulteriore valorizzazione a un comparto che produce lavoro (circa 1 milione di occupati), può rafforzare il brand utile per vendere all’estero i nostri prodotti del Made in Italy, può valorizzare il circuito dei pubblici esercizi con suoi valori anche “immateriali” che sono sociali, storici, educativi. Si può dare maggiore dignità a imprenditori che fanno della passione e del sacrificio la costanza del loro lavoro. Il nostro settore ha bisogno di molte migliorie anche per agevolarne il riposizionamento a fronte di difficoltà economiche e modifiche dei consumi. Intervenire sulla leva fiscale apre un fronte pieno di opportunità anche per il nostro territorio milanese”.
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