Bovisio M.: "La Giunta Stella aveva snobbato il problema diossina e Pedemontana"

“Autostrada Pedemontana Lombarda ha risposto alla lettera dei sindaci riguardo alla necessità di fare indagini sul suolo non bonificato dopo la diossina di Seveso. Dovremmo essere moderatamente soddisfatti, nella speranza che quanto ci viene annunciato diventi realtà a tutti gli effetti. Purtroppo Bovisio Masciago non ne esce benissimo: perché APL si è premurata di inviare a tutti una copia del verbale di un incontro del luglio 2008 sullo stesso tema a cui l’amministrazione comunale precedent...

“Autostrada Pedemontana Lombarda ha risposto alla lettera dei sindaci riguardo alla necessità di fare indagini sul suolo non bonificato dopo la diossina di Seveso. Dovremmo essere moderatamente soddisfatti, nella speranza che quanto ci viene annunciato diventi realtà a tutti gli effetti. Purtroppo Bovisio Masciago non ne esce benissimo: perché APL si è premurata di inviare a tutti una copia del verbale di un incontro del luglio 2008 sullo stesso tema a cui l’amministrazione comunale precedente non si era proprio presentata. Né l’ex assessore all’Ambiente

Giuliano Soldà che ora si erge a paladino della difesa del suolo e dei cittadini, né l’ex sindaco

Giuseppina Stella, né l’ex vicesindaco

Ernesto Artuso che aveva le delega ai Lavori pubblici. Nessuno di loro si era interessato a una questione tanto importante. Lo trovo imbarazzante”. Non va per il sottile il sindaco

Emanuele Galimberti dopo aver ricevuto tra le sue mani la lettera inviata il 18 luglio da Apl in risposta al documento dei primi cittadini della tratta B2 (quella compresa tra Lentate sul Seveso e Bovisio Masciago) più quello di Desio coinvolto dal problema diossina. Quel famoso scritto, da noi già pubblicato settimana scorsa, in cui si annuncia la volontà di fare ulteriori indagini (da sottoporre poi alla validazione di Arpa) per verificare la presenza di diossina al suolo. Lettera a cui è stato allegato il verbale dell’incontro del 7 luglio 2008, convocato per esaminare i risultati del “Piano di indagini preliminari sull’area ex Icmesa”. Presenti i responsabili della Regione Lombardia, Arpa, Apl, Provincia di Milano e i Comuni interessati. “Ma non Bovisio Masciago – afferma Galimberti – perché ha scelto di non partecipare alla riunione. Assente la parte politica che ora sostiene la necessità di bonificare il terreno, così come quella tecnica che forse non era stata delegata a partecipare. Eppure la riunione era molto significativa. Si parlava di un tema importante soprattutto per la salute dei cittadini ma anche per il futuro di Pedemontana. In quell’incontro i nostri precedenti amministratori avrebbero appreso che Arpa confermava il superamento dei limiti. Avrebbero sentito che Regione Lombardia sosteneva la necessità di fare ulteriori approfondimenti per circoscrivere le zone interessate dal superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione. Soprattutto avrebbero potuto esprimere il loro parere a tutela di tutta la comunità, invece di alzare ora la voce dai banchi dell’opposizione con cinque anni di ritardo, facendo quasi dubitare del buon operato altrui”. Galimberti, dopo aver appreso di questa assenza bovisiana all’incontro del luglio 2008, si vuole togliere un sassolino dalla scarpa: “Ma come? Io sono lo scellerato che non ha voluto partecipare all’assemblea di Bea, nella quale i Comuni di sinistra eccetto Desio hanno approvato un piano industriale che è stato successivamente criticato da tutti: poi scopro che loro non hanno preso parte all’incontro in Regione su un tema che definiscono oggi così importante quale quello di Pedemontana e della diossina. Ma si rendono conto della differenza che esiste tra ciò che dicono e ciò che fanno?”.