Bovisio M., Galimberti e Tares: "Fatto il possibile per aiutare i cittadini"

Qualche cittadino, di fronte al pagamento della Tares, la nuova tassa sui rifiuti imposta dallo Stato, ha mugugnato un po': Comune poco chiaro e poco reattivo. Il sindaco
Emanuele Galimberti, però, non ci sta: per rispondere alle critiche e per ribadire che ha fatto tutto il possibile per aiutare i bovisiani, ieri ha pubblicato una lettera aperta sul sito Internet del Comune.
Carissimo concittadino di Bovisio Masciago,
come purtroppo ben saprai, noi e tutti i ...

Qualche cittadino, di fronte al pagamento della Tares, la nuova tassa sui rifiuti imposta dallo Stato, ha mugugnato un po': Comune poco chiaro e poco reattivo. Il sindaco

Emanuele Galimberti, però, non ci sta: per rispondere alle critiche e per ribadire che ha fatto tutto il possibile per aiutare i bovisiani, ieri ha pubblicato una lettera aperta sul sito Internet del Comune.

Carissimo concittadino di Bovisio Masciago,

come purtroppo ben saprai, noi e tutti i Comuni d’Italia siamo nel pieno del periodo di pagamento della Tares, la nuova tassa sui rifiuti istituita dallo Stato che va a sostituire la Tia (Tariffa di igiene ambientale) da noi finora praticata. Non senza novità: nel senso che lo Stato, oltre al pagamento integrale del servizio, pretende di incassare in più da ogni nucleo familiare 30 centesimi per ogni metro quadrato dell’appartamento di proprietà.

Come Amministrazione Comunale non abbiamo voluto mettere le mani nel tuo portafoglio: nonostante questo aumento deciso dal Governo centrale, qui a Bovisio Masciago tu come gli altri nostri concittadini pagherai lo stesso importo dello scorso anno. Euro più, euro meno, non ci saranno grosse differenze.

Non potendo togliere noi quel versamento allo Stato di 30 centesimi per metro quadrato, sul quale lo Stato ci obbliga a fare da esattore, abbiamo fatto in modo di “azzerare” il suo impatto (oltre 300 mila euro per il nostro paese) chiedendoti di pagare meno per la parte di competenza comunale, per far sì che l’importo finale a tuo carico rimanesse pressoché invariato. Un’operazione complessa e laboriosa resa possibile grazie a questi interventi: - 150 mila euro che entreranno nelle nostre casse perché la normativa prevede il conteggio di nuove aree ai fini della tassa, controllando e censendo accuratamente tutte quelle aree e immobili che prima “sfuggivano” all’applicazione della tariffa (TIA); - 70 mila euro derivanti da una diversa rimodulazione della pulizia del territorio, grazie all’efficientamento del servizio; - 47 mila euro recuperando alcuni contributi statali da imputare ai costi del servizio; - 27 mila euro corrispondenti al rimborso e agli ammortamenti che otteniamo per la piattaforma ecologica; - 21 mila euro dovuti all’internalizzazione dei servizi in municipio; - altre risorse che vengono recuperate attraverso un accurato incrocio dei dati al fine di evitare “dimenticanze” a danno dell’intera comunità.

Abbiamo fatto scuola: un giornale autorevole come il Sole 24 Ore nei giorni scorsi ha dato ampio risalto alla nostra iniziativa citandoci quale esempio positivo in un momento in cui tutti i Comuni si trovano in difficoltà per la Tares o si distinguono per aver “stangato” i loro cittadini.

Sappiamo che ci sono stati dei malintesi, perché qualcuno aveva capito di non dover pagare nulla allo Stato (in realtà la quota allo Stato si paga, senza però avere un aumento sull’importo complessivo della bolletta dello scorso anno) trovando contraddittoria la nostra lettera, forse impaginata in modo un po’ confuso. Sappiamo anche che ci sono stati disagi allo Sportello per le code in fase di compilazione del bollettino. Ce ne scusiamo, facendo tuttavia presente che non potevamo inserire nella comunicazione i bollettini pre-compilati a causa del ritardo con cui lo Stato ha approvato le modalità operative di versamento e i nuovi codici tributo da indicare sui modelli F24.

Alcuni Comuni della zona, in effetti, hanno potuto inviare all’utenza i bollettini pre-compilati (in alcuni casi usufruendo del servizio di Equitalia) perché hanno potuto utilizzare il codice tributo che avevano già a disposizione per la Tarsu. La Tarsu, infatti, è una tassa (tributo) come la Tares; il Comune di Bovisio Masciago, invece, dato che da oltre 10 anni ha utilizzato la Tia, che è una tariffa, non aveva alcun codice tributo e ha dovuto attenderne l’assegnazione.

  Abbiamo cercato di fronteggiare il ritardo e l’imprecisione delle indicazioni statali, spesso poco chiare, frammentarie e contraddittorie, mettendo a disposizione dei cittadini lo sportello in Corso Italia per dare tutte le informazioni necessarie compilare gratuitamente i bollettini e i modelli F24. Tra l’altro abbiamo ritenuto che lo sportello Tares possa essere utile anche per verificare l’utilità di un futuro aiuto alla cittadinanza per la compilazione dei bollettini IMU, dato che per tale tributo non si è mai ricevuto alcun bollettino pre-compilato.

Sappiamo che la competenza, disponibilità e gentilezza delle addette allo sportello è stata giudicata positivamente da tutti i cittadini. Forse questo a qualcuno non basta, forse da un’Amministrazione Pubblica è giusto volere sempre di più, però francamente pensiamo che nell’attuale situazione economica la scelta migliore sia stata quella di non togliere ulteriori soldi dalle tasche dei nostri concittadini. Siamo convinti che anche la stragrande maggioranza delle nostre famiglie la pensi così. Emanuele Galimberti