"Abbiamo un codice etico per la trasparenza, ma il sindaco ha sospeso il mio accesso agli atti"

BOVISIO MASCIAGO - Ha presentato all'ufficio Protocollo del Comune la richiesta per accedere ad atti e informazioni che ritiene fondamentale conoscere per svolgere la sua attività di consigliere comunale. Stefano Pedata (Movimento 5 Stelle) perplesso per la decisione del sindaco di sospendere il suo accesso agli atti e di chiedere lumi al Prefetto.

"E’ opportuno ricordare che nella seduta del Consiglio comunale del 28 Novembre 2014 è stata approvata all'unanimità la carta di Avviso pubblico (codice etico), che rappresenta un forte segnale di impegno alla massima trasparenza amministrativa che rende maggiormente incomprensibile la decisione di sospensione presa dal sindaco". E' un po' perplesso Stefano Pedata, capogruppo del Movimento 5 Stelle, che nelle scorse settimane ha protocollato alcune richieste per accedere a documenti e informazioni e che, tuttavia, non ha ricevuto ancora nulla.

Pedata, nel dettaglio, spiega quali sono state le sue richieste e quali sono le motivazioni che lo hanno indotto a chiedere informazioni su quegli argomenti che considera importanti per la comunità cittadina. Qui di seguito il comunicato che ha diffuso alla stampa:


Il sottoscritto Stefano Pedata ,Consigliere Comunale di Bovisio Masciago, ha protocollato le seguenti richieste per chiedere all' Amministrazione Comunale di ricevere copia di documentazione oltre che avere la possibilità di accedere ,in sola consultazione, ai sistemi informativi del protocollo e di contabilità del Comune.
- Lettera Prot. 2381 del 09/03/2015: Richiesta Utenza per accesso al protocollo e progr. Contabilità;
- Lettera Prot. 2684 del 16/03/2015: Accertamenti ,residui attivi degli ultimi dieci anni (tasse/imposte non pagate);
- Lettera Prot. 2687 del 16/03/2015: documenti di revisione periodica della apparecchiatura riferita al rilevatore passaggio con semaforo rosso sito in Comasina, documentazione aggiornata in merito alla realizzazione del sottopasso ferroviario;
- Lettera Prot. 3850 del 13/04/2015: Informazioni sulle procedure riferite all’ adozione della Carta di Avviso Pubblico,Delibera GC n.48 (Costruzione Nuova Scuola Elementare e relativi allegati).

Il diritto di accesso agli atti da parte di un Consigliere Comunale e Provinciale è assicurato dalla Legge 241/90 e rinforzato dalla norma speciale di cui all’art. 43 c. 2 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267: “I consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di ottenere dagli uffici, rispettivamente, del Comune e della Provincia, nonché dalle loro aziende ed enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all'espletamento del proprio mandato”.

La norma accorda al Consigliere Comunale e provinciale un diritto pieno e non comprimibile atteso che la speciale normativa, che detta il diritto di accesso dei consiglieri comunali non prevede alcun limite nemmeno a tutela di esigenze di riservatezza, fermo restando, tuttavia, il dovere per i consiglieri medesimi di mantenere il segreto "nei casi specificamente determinati dalla legge" (così TAR SARDEGNA, SEZ. II - sentenza 30 novembre 2004, n. 1782).

La modalità di rilascio degli atti amministrativi a seguito di richiesta da parte di un Consigliere è indicato nel Regolamento Comunale al Art. 22 Rilascio di copie di atti e documenti ove al punto 2:
“Il rilascio delle copie avviene entro cinque giorni lavorativi dalla richiesta , salvo che non si tratti di atti complessi o che richiedano ricerca complessa, storica o riproduzione di un numero elevato di documenti. In tale ipotesi il termine è di 20 giorni”.

Purtroppo ad oggi per ogni documento protocollato sovra indicato non ho ricevuto una risposta nei tempi previsti dal regolamento da parte del Segretario Generale.

In data 27/04/2015 ho ricevuto lettera prot. 4454 dal Sindaco che comunicava una sospensione delle richieste di accesso agli atti sovra indicate con l'indicazione che in data 22/04/2014 aveva sottoposto al prefetto quesiti di "legittimità" delle richieste.

In data 30 aprile 2015 con lettera N.4652 ho comunicato che tale atto da parte del Sindaco era da considerarsi illegittimo, inoltre si configurava come provvedimento generico riferito a tutte le richieste senza indicare alcuna specifica motivazione.

In data 5 maggio 2015 ho chiesto di avere una formale e puntuale risposta ad ogni richiesta protocollata da parte del Segretario Generale poiché ricopre le funzioni di vigilanza e tutela della legittimità amministrativa essendo il garante del rispetto dei regolamenti e quindi nel caso specifico era tenuto a pronunciarsi in merito alle richieste di accesso agli atti di un Consigliere Comunale.

In data 14/05/2015 ho ricevuto lettera n.5059 da parte del Segretario Generale dove mi confermava che le richieste protocollate erano state sospese dal Sindaco in quanto reputate non conformi rispetto al art.33 del Regolamento del Consiglio Comunale.

E’ noto che il Regolamento del Consiglio Comunale non può andare in deroga rispetto ai diritti sanciti dalla legge. Il Regolamento può solo definire le modalità di attuazione dei diritti sanciti , quindi decidere una formale sospensione significa ,di fatto, violare i diritti del Consigliere Comunale riconosciuti dalla legge.

E’ opportuno ricordare che nella seduta del Consiglio Comunale del 28 Novembre 2014 è stata approvata all'unanimità la carta di Avviso pubblico (codice etico), che rappresenta un forte segnale di impegno alla massima trasparenza amministrativa che rende maggiormente incomprensibile la decisione di sospensione presa dal Sindaco.

In qualità di Consigliere Comunale ho deciso di vederci chiaro in merito alla enorme evasione denunciata dal Sindaco ,per cui ho richiesto la documentazione relativa ai residui attivi riferita agli ultimi dieci anni, per capire come mai si era arrivati ai 7 milioni di Euro di accertato (tasse/imposte/multe) non riscosso.

Inoltre ho richiesto la documentazione aggiornata riferita ai lavori per la costruzione del sottopasso ferroviario visto che una parte della maggioranza ha denunciato che i costi di realizzazione sono notevolmente aumentati.

Mi piacerebbe sapere le motivazioni per cui il Sindaco ritiene non legittime le richieste dei documenti indicati a tal punto che ha deciso di sospenderne l'accesso agli atti .

Stefano Pedata