Cattaneo: "La realizzazione dell'impianto a turbogas è più lontana"

CERIANO LAGHETTO - Si è fatto un gran discutere in questi anni in paese sulla realizzazione dell'impianto a turbogas all'interno della zona industriale Bracco-Basf. Nei giorni scorsi il Consiglio comunale, chiudendo anche contenzioni legali, ha approvato la nuova convenzione. Per il sindaco Dante Cattaneo, che si era opposto all'iniziativa nel 2009, l'atto dovrebbe scongiurare la possibilità di realizzare l'impianto.

E' stata approvata in Consiglio comunale la nuova convenzione tra il Comune e i soggetti privati proponenti la realizzazione di un impianto termoelettrico di cogenerazione all'interno della zona industriale Bracco-Basf.

Si tratta dell'operazione che, avallata dalla precedente amministrazione comunale, dopo aver ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie, era in procinto di partire nel 2009, ma che fu bloccata con il cambio di Giunta comunale, attraverso la richiesta di una serie di ulteriori approfondimenti e garanzie su più fronti. L'intervento della nuova amministrazione comunale aveva provocato il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale da parte dei proponenti, avviando così un lungo contenzioso legale.

La nuova convenzione ha, tra gli effetti, quello di chiudere definitivamente il contenzioso pendente ed inoltre introduce alcune novità sostanziali rispetto al progetto del 2009 contro il quale si era opposta l'attuale amministrazione comunale. In particolare, il nuovo accordo prevede il depotenziamento della centrale, ovvero la realizzazione non in un'unica soluzione fino alla massima potenza autorizzata di 125 Mwe, bensì in tre distinti passaggi, a potenze differenti; il primo step a 35 Mwe, l'eventuale secondo di ulteriori 35 Mwe ed entrambi in “cogenerazione”, ovvero sfruttando contemporaneamente calore ed energia elettrica.

Solo successivamente e qualora venisse ritenuto ancora necessario e vantaggioso, i proponenti potranno richiedere di realizzare il terzo ed ultimo modulo di ulteriori 55 Mwe, con il modulo “Peaker” (la cosidetta sezione a turbogas). Questa operazione potrà essere effettuata comunque non prima di quattro anni dalla firma dell'accordo e questo, nelle intenzioni dell'amministrazione comunale, è da leggersi come ulteriore garanzia in quanto le normative attuali impongono l'utilizzo “della miglior tecnologia esistente al momento”, ad ulteriore garanzia sul fronte dell'efficienza e della riduzione dell'impatto. Inoltre, la nuova convenzione prevede il dimezzamento dei camini di emissione, da due ad uno solo.

A fronte di ciò, i proponenti si impegnano a versare complessivamente, per la realizzazione dell'intero impianto, fino a circa cinque milioni di euro, da versare in corrispondenza dei tre diversi step e se e solo se si deciderà di costruirla effettivamente.

“Consideriamo questa convenzione un ottimo risultato politico, tenendo sempre presente quale è stato il punto di partenza che ci siamo trovati davanti al momento del nostro insediamento nel 2009 - commenta il sindaco Dante Cattaneo -. Fino ad oggi, affrontando coraggiosamente la situazione e tenendo la schiena ben dritta, abbiamo negato la realizzazione. Ora, dopo anni di trattative, riusciamo a portare a casa uno spacchettamento del progetto che allontana ancora di più concretamente la realizzazione della parte a turbogas. Abbiamo garantito l'utilizzo di nuove tecnologie che riducono ulteriormente l'impatto, abbiamo valorizzato economicamente la convenzione e abbiamo fissato dei termini certi entro i quali l'impianto verrà realizzato o il progetto abbandonato per sempre”.