Cesano M., moschea: "Chiediamo iniziative condivise e il rispetto delle leggi"

Non cenna a placarsi il dibattito cittadino sull'insediamento di una moschea al Villaggio Snia. In via Udine, in quella che era stata la sede della banca Intesa San Paolo. Se in un primo momento la reazione dei residenti, soprattutto di quelli della Snia, era stata di rifiuto, talmente erano stati colti alla sprovvista da questa eventualità di un centro di preghiera islamico, ora i toni sembrano ammorbidirsi: non la fermezza dei cittadini che, comunque, chiedono al Comune di vigilare affinché...

Non cenna a placarsi il dibattito cittadino sull'insediamento di una moschea al Villaggio Snia. In via Udine, in quella che era stata la sede della banca Intesa San Paolo. Se in un primo momento la reazione dei residenti, soprattutto di quelli della Snia, era stata di rifiuto, talmente erano stati colti alla sprovvista da questa eventualità di un centro di preghiera islamico, ora i toni sembrano ammorbidirsi: non la fermezza dei cittadini che, comunque, chiedono al Comune di vigilare affinché quegli spazi non diventino moschea. Il sindaco Gigi Ponti, dapprima in Consiglio comunale e poi con un comunicato, ha smentito di avere autorizzato la moschea e di aver demandato alla Polizia locale il compito di vigilare su quanto sta effettivamente accadendo in via Udine. Dove, secondo i residenti, i momenti di preghiera continuano comunque ad avvenire. Riceviamo una lettera della Associazione Comitato Civico Frazione Snia: aperta al dialogo, non contro l'islam a priori, contenente però richieste ben precise all'amministrazione comunale. La pubblichiamo qui di seguito.




Siamo venuti a conoscenza in questi giorni che all' interno dei locali dell'ex sportello bancario, situato al villaggio Snia in via Udine, si sia insediata un'Associazione o Comitatoe che la struttura sembri sia utilizzata quale luogo di culto.  Crediamo che iniziative come questa ,qualora condivise ,debbano essere attuate" alla luce del sole".

Nonostante lo svolgimento del progetto FEI , finalizzato all’integrazione, e la partecipazione alle varie iniziative di molti nuovi cittadini Cesanesi originari di nazioni non UE, non era mai giunta notizia di tale iniziativa alle varie associazioni attive al Villaggio Snia .

Siamo convinti che il dialogo, la conoscenza reciproca e le attività' di volontariato portate avanti, anche recentemente, per il dialogo interculturale, debbano proseguire; per questo riteniamo che iniziative unilaterali rischino di pregiudicare il percorso intrapreso.

Prendiamo atto dell’attivarsi dell’Amministrazione comunale di Cesano Maderno che, come comunicato dal Sindaco nel Consiglio Comunale del giorno 30 settembre u.s., ha provveduto a diffidare gli interessati , ai sensi delle norme Regionali e Statali vigenti,dall’utilizzare i locali in questione quale luogo di culto, garantendo nel contempo la dovuta ed opportuna vigilanza al che in detti locali si svolgano correttamente, sempre nel rispetto delle leggi, le attività statutarie dell’Associazione che ne dispone.

Da parte nostra ,confermiamo la disponibilità a proseguire a collaborare con il “tavolo sicurezza", come comunicato all'attuale Amministrazione Comunale con una recente lettera.  Inoltre intendiamo promuovere un percorso condiviso dai cittadini del Villaggio al fine di creare un "organismo" rappresentativo della comunità .