"Brianza in brocca": aderisce anche Cesano Maderno

CESANO MADERNO - Acqua sana, buona ed economica: quella del rubinetto, insomma, può finire tranquillamente sui tavoli dei ristoranti senza sfigurare. Anche l'amministrazione comunale ha aderito al progetto promosso da Brianzacque

Un partner importante in più per "Brianza in brocca", il proetto promosso da Brianzacque per portare l'acqua pubblica, quella del rubinetto, sui tavoli di ristoranti e pizzerie. Nei giorni scorsi, infatti, ha aderito anche l'amministrazione comunale di Cesano Maderno.

L'iniziativa era stata illustrata in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua da Brianzacque  - la società che gestisce il ciclo idrico integrato in 66 Comuni del Nord Est Milanese e della Provincia di Monza e della Brianza tra cui Cesano, con quasi un milione di abitanti serviti - , per ribadire che l'acqua del rubinetto è "buona, controllata e di qualità". Oltre che adatta per gli utilizzi domestici - compreso quello di metterla sulla tavola quotidianamente - perché non farla adottare dunque dagli esercizi pubblici di ristorazione?

I locali che parteciperanno a "Brianza in Brocca", che ha avuto il patrocinio  dell'amministrazione comunale per la sua valenza ecologica,  saranno riconoscibili dalla vetrofania "Acqua di Brianza DOCMB" collocata sulle vetrine. Oltre a ricevere un kit di brocche in omaggio fornito dalla stessa Brianzacque, ogni esercizio pubblico entrerà a far parte di una community che, attraverso campagne di comunicazione online, consentirà al ristoratore di accrescere a costo zero la visibilità della propria attività commerciale.

La filosofia che è alla base dell'iniziativa è quella della sostenibilità ambientale, per salvaguardare il 'patrimonio acqua' inteso come risorsa da proteggere incentivando buone abitudini e stili di vita consapevoli. Consumare acqua del rubinetto a km 0 al posto della minerale in bottiglia, significa sia spendere meno che inquinare meno (con meno plastica da smaltire, meno costi di trasporto, inquinamento e traffico): l'acqua di rete è buona e sicura perché costantemente controllata sia dai laboratori aziendali che si fregiano del marchio Accredia che dall'ATS (ex Asl).


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