"Dammi i soldi o il cellulare, altrimenti ti taglio la gola"

CESANO MADERNO - Un italiano di 32 anni, senza fissa dimora, frequentatore abituale della stazione cittadina, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto dai Carabinieri della Compagnia di Desio. E' considerato l'autore di una rapina avvenuta nel sottopasso il 2 gennaio ai danni di un diciottenne

I Carabinieri della Compagnia di Desio hanno sottoposto  fermo di indiziato di delitto un italiano di 32 anni, nato a Palermo, senza fissa dimora. Al termine dell'indagine svolta e delle prove raccolte non hanno dubbi sul fatto che sia stato lui l'autore della rapina avvenuta il 2 gennaio in prossimità della stazione centrale di Cesano Maderno.

Erano circa le 18 quando un uomo aveva iniziato a pedinare un diciottenne residente in città che, dopo essersi accorto di quanto stava accadendo, si era voltato chiedendo: "Perché mi segui? Cosa vuoi da me?". L'altro non aveva proferito parola. Aveva atteso di arrivare nel sottopasso per fare sentire la sua voce in modo deciso con un coltello in mano: "Dammi i soldi o il cellulare, altrimenti ti taglio la gola".

Poi, una volta rapinato il ragazzo, aveva riposto il coltello in tasca estraendo un piccolo martello. Con questo aveva colpito la sua vittima al ginocchio per impedire ogni tentativo di inseguimento. Ed era fuggito correndo facendo perdere le sue tracce.

Testimoni avevano riferito ai Carabinieri che si trattava di un tossicodipendente di Carugo, evidentemente frequentatore abituale della stazione. Particolari che avevano permesso di restringere il numero degli indiziati a pochissime persone. Finché il giovane rapinato non è stato convocato nella Tenenza cittadina. Quando ha visto la fotografia, non ha avuto dubbi.

Iniziate le ricerche, gli uomini dell'Arma hanno trovato il rapinatore venerdì 13. Ancora nei pressi della stazione centrale, ancora con gli stessi vestiti e con lo zainetto che portava in spalla il giorno della rapina.

Sottoposto a fermo di polizia, da accertamenti si è scoperto che era destinatario di un altro provvedimento emesso dalla Procura di Palermo, emesso nel dicembre 2016 per un caso di ricettazione avvenuto in Sicilia nel 2014.

Gualfrido Galimberti


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