Evade dai domiciliari e va in caserma: "Arrestatemi, non sopporto più la famiglia"

CESANO MADERNO - Il sogno di tutti i carcerati è quello di tornare a casa, magari anche semplicemente per gli arresti domiciliari ma, comunque, uscire dalla cella. Un pregiudicato cesanese, che era invece ai domiciliari, è evaso per recarsi dai Carabinieri: stare a casa con i familiari per lui era un incubo, il suo sogno era quello di finire dietro le sbarre.

E' evaso dagli arresti domiciliari perché aveva un unico sogno: andare in carcere perché non andava d'accordo con i familiari. Un uomo residente a Cesano Maderno, C.S. di 46 anni, nella giornata di sabato si è presentato alla Tenenza cittadina dei Carabinieri con la singolare richiesta. Dopo un momento di sbigottimento iniziale, è stato accontentato e accompagnato a Monza in attesa del processo per direttissima.

Davvero un episodio incredibile quello che ha avuto come protagonista un pregiudicato cesanese. Il giudice nei suoi confronti aveva stabilito gli arresti domiciliari. Niente sbarre: ovvero quello che per molti arrestati potrebbe essere un sogno. Si tratta pur sempre di una misura restrittiva, ma comunque in un ambiente accogliente da non condividere con altri reclusi.

Il problema è che per il cesanese è diventata difficile da sopportare la convivenza con i familiari. E' uscito una prima di volta di casa a Capodanno, non sopportando più il clima che si era creato, ed è stato sorpreso dai Carabinieri che lo hanno arrestato per evasione: in attesa dell'udienza, sabato 2 è stato riaccompagnato a casa.

L'accaduto, però, lo deve aver fatto meditare: evadere poteva essere la soluzione giusta per liberarsi dei familiari. Il giorno dopo si è quindi presentato dai Carabinieri per essere arrestato. Ma specificando che desiderava andare in carcere. Per sottolineare questa sua intenzione ha perfino avvertito i militari che se lo avessero riportato al domicilio, sarebbe uscito per rovinare le auto in strada e per farsi ammanettare.

Ai Carabinieri non è rimasto altro da fare che portarlo alla casa circondariale di Monza per metterlo a disposizione dell'autorità giudiziaria.