Cesano M., Comune contro Bte: la battaglia va al Consiglio di Stato

Dopo la pronuncia definitiva del Tar Lombardia di Milano del 23 ottobre 2012 sembrava definitivamente chiusa la vicenda relativa all’ampliamento del depuratore ex Snia da parte della Bte. Invece la stessa società ha opposto ricorso in appello al Consiglio di Stato contro la sentenza n. 2644/2012, con istanza di sospensiva dell’esecuzione della sentenza definitiva di primo grado. Il Comune di Cesano Maderno, sussistendo tutti i presupposti di fatto e di diritto, ha deciso dunque di c...

Dopo la pronuncia definitiva del Tar Lombardia di Milano del 23 ottobre 2012 sembrava definitivamente chiusa la vicenda relativa all’ampliamento del depuratore ex Snia da parte della Bte. Invece la stessa società ha opposto ricorso in appello al Consiglio di Stato contro la sentenza n. 2644/2012, con istanza di sospensiva dell’esecuzione della sentenza definitiva di primo grado. Il Comune di Cesano Maderno, sussistendo tutti i presupposti di fatto e di diritto, ha deciso dunque di costituirsi a sua volta in giudizio contro il ricorso in appello promosso dalla Società Bte Srl. dinanzi al Consiglio di Stato. Il sindaco

Gigi Ponti spiega così la scelta: “permangono le motivazioni assunte da questa Amministrazione con il ricorso promosso dinanzi al Tar Lombardia di Milano in data 27 dicembre 2007 e gli ulteriori motivi aggiunti depositati in data 23 aprile 2012. E’ opportuno per l’Amministrazione la costituzione in giudizio ai fini della salvaguardia paesistica ambientale dell’area oggetto di intervento che verrebbe seriamente compromessa dall’impianto di smaltimento rifiuti, ed in particolare è interesse dell’Amministrazione la salvaguardia delle limitrofe aree S.I.C. (Siti di Interesse Comunitario) e Oasi Lipu, quest’ultima realizzata con notevoli investimenti pubblici e che costituisce a tutti gli effetti centro didattico”. Il consigliere delegato all’Ambiente

Massimiliano Bevacqua aggiunge: “Il nostro controricorso è un atto dovuto non solo verso l’ambiente ma anche verso tutti quei cittadini, associazioni, amministratori, che in questi anni si sono impegnati per una soluzione positiva di questa vicenda. La linearità delle nostre scelte e gli obbiettivi che stiamo perseguendo sono stati ulteriormente chiariti con la spinta all’inserimento nelle opere da finanziare e realizzare da parte del CAP del nuovo progetto di collettazione fognaria da via Groane a piazza Tobagi a Limbiate”. I legali incaricati dall’Amministrazione saranno l’avvocato

Claudio Colombo, che già ha difeso il Comune di Cesano Maderno nella fase cautelare di primo grado, con studio in Monza, e all’avvocato Prof.

Roberto Nania, esperto in materia di diritto amministrativo ed abilitato al patrocinio presso il Consiglio di Stato, giusta curriculum in atti, con studio in Roma. Al ricorso si sono aggiunti anche i comuni di Bovisio Masciago e quello di Limbiate, con un contributo in quota parte (Comune di Cesano Maderno - € 8.494,20 corrispondente al 50% dell’importo complessivo; Comune di Limbiate - € 5.662,80 corrispondente al 33,33% dell’importo complessivo; Comune di Bovisio Masciago - € 2.831,40 corrispondente al 16,67% dell’importo complessivo).