Confcommercio: "La metrotranvia Milano-Seregno è una spada di Damocle per 4 mila imprese"

DESIO - Tutta la preoccupazione di Enrico Origgi, presidente dell'Associazione territoriale Confcommercio di Desio, per la riqualificazione della metrotranvia: il timore è che il cantiere possa causare la crisi delle attività imprenditoriali. L'opera, però, rischia di slittare

OLYMPUS DIGITAL CAMERA

“Sono passati 9 anni da quando il progetto della metrotranvia Milano-Seregno è stato varato, ma non si sa ancora nulla sui tempi di un'opera i cui lavori avranno un impatto per 4 mila imprese del territorio. Una spada di Damocle sulla testa di imprenditori e lavoratori che è motivo di grande preoccupazione”. Sempre chiaro e diretto Enrico Origgi, presidente dell'Associazione territoriale Confcommercio di Desio, che non nasconde le perplessità relative alla riqualificazione della linea.

“Guardiamo molto criticamente – prosegue Origgi – a un progetto invasivo che rischia di trasformare l’asse coinvolto (da Milano-Bresso passando per Cusano Milanino, Paderno Dugnano, Nova Milanese, Desio fino a Seregno) in un deserto commerciale e produttivo. Chiediamo chiarezza su tempi e attuazioni, ma soprattutto vogliamo sapere come poter aiutare in concreto le imprese quando, una volta aperti i cantieri, andranno inevitabilmente incontro a grandi difficoltà. I Comuni interessati alla metrotranvia trovino le risorse necessarie: perché i lavori di un cantiere non possono causare la crisi delle attività imprenditoriali e del loro indotto".

 Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza, appoggia pienamente la richiesta del presidente della Confcommercio di Desio Origgi ai Comuni di trovare le risorse necessarie per aiutare le imprese che verranno coinvolte dai cantieri: “A Milano, senza nascondere le difficoltà burocratiche tuttora da risolvere nei tempi effettivi di erogazione dei finanziamenti, questa è di fatto la strada che è stata percorsa per i cantieri della Metropolitana 4, con un grande impegno da parte nostra nel confrontarsi con l’amministrazione comunale: bandi per aiutare le imprese, non solo quelle fronte-cantiere, ma anche le attività vicine. Con il finanziamento delle spese correnti”. 

Nel frattempo resta però da capire cosa sarà di questa riqualificazione della linea. Le amministrazioni comunali hanno infatti deciso di diffidare e mettere in mora l'impresa Cooperativa Muratori & Cementisti di Ravenna, aggiudicataria dell'appalto integrato per la realizzazione della tratta. Una decisione a cui si è arrivati dopo l'incontro di mercoledì scorso a Palazzo Isimbardi, sede della Città Metropolitana di Milano.

Secondo i partecipanti (Comuni di Milano, Bresso, Cusano Milanino, Paderno Dugnano, Nova Milanese, Desio, Seregno, Città metropolitana di Milano, Provincia di Monza e Brianza, Regione Lombardia), infatti, il progetto esecutivo redatto dall'appaltatore comporterebbe un aumento dei costi di oltre 20 milioni di euro e di oltre il 20 per cento dell'importo contrattuale. Caratteristiche che rischiano di compromettere la funzionalità, le prestazioni, la copertura economica e la tempistica di riqualificazione della metrotranvia Milano-Seregno.


Vuoi ricevere le notizie nella tua mail? Iscriviti alla newsletter: clicca qui
(in base alle impostazioni del tuo gestore potrebbe finire in caselle diverse dalla "Posta in arrivo")