Corti: "Abbiamo fatto tanto per la città senza sprecare risorse"

DESIO - Si avvicina l'ora della campagna elettorale e il sindaco Roberto Corti inizia a rispondere alle prime critiche. Gli dà particolarmente fastidio sentire che sta spendendo ora per fare bella Desio con lo scopo di guadagnare i voti. E accusa le amministrazioni che lo hanno preceduto, di avere speso risorse dove lui sta cercando di agire a costo zero per le casse comunali.

Con l'avvicinarsi delle elezioni qualche critica l'ha anche messa nel conto. Il sindaco Roberto Corti, anzi, si aspetta che la competizione sarà strutturata quasi tutta contro di lui e ciò che ha fatto. Forse proprio per questo inizia lui a togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Fastidi che gli derivano dalle accuse di spendere ora risorse per far bella la città e conquistare la simpatia degli elettori.

"Non è il nostro modo di lavorare - spiega Corti - e lo dimostra il fatto che per quattro anni abbiamo dovuto accantonare soldi (l’avanzo è passato dai 2 milioni di euro del 2011, agli oltre 10 milioni di euro del 2014), per i vincoli del patto di stabilità. Ed è per questo che sono stupito quando sento ex assessori e consiglieri dell’opposizione che scrivono e denunciano che il Comune di Desio ha attivato alcuni lavori solo in vista delle elezioni del prossimo giugno, quando loro sono ben consapevoli di come sono cambiate le regole sui bilanci comunali. Chi dice questo non dimostra solo ignoranza amministrativa, ma vera è propria malafede".

Il sindaco annuncia che, pertanto, fino all'ultimo giorno del suo mandato avvierà tutti i lavori programmati, alcuni dei quali resi possibili da un evento legislativo eccezionale: la legge di stabilità 2016, approvata dal Governo di Matteo Renzi alla fine del dicembre 2015, è giunta come un regalo inaspettato per i Comuni virtuosi e ha liberato per Desio 4,5 milioni di euro che ora sono da spendere su progetti che riguardano scuole, strade, verde pubblico, marciapiedi, aree giochi, Villa Tittoni, Palabancodesio, Centro Sportivo.

Corti, però, un confronto lo evidenzia anche lui: quello con le amministrazioni precedenti quanto alla voce “Rappresentanza e comunicazione”. "E' proprio - spiega il primo cittadino - quella in cui molti criticoni dell’ultima ora ricoprivano ruoli di responsabilità. Ebbene, questi stessi criticoni hanno speso, ogni anno, oltre 40 mila euro per l’Informatore Comunale, mentre noi lo realizziamo a costo zero (coprendone i costi con gli introiti della sola pubblicità) e hanno pagato 20 mila euro l’anno un addetto stampa che noi non abbiamo mai avuto. Questo semplice dato, da solo, dovrebbe essere sufficiente a riportare un minimo di decenza sulla discussione su come è stata amministrata la città in questi ultimi quattro anni, sulla qualità delle scelte fatte dal sindaco e sui risultati, in parte sorprendenti, ottenuti in così poco tempo. Qualora mi fosse richiesto di fare un’autocritica specifica sul mio mandato, tenendo conto di tutti i difetti che mi riconosco come persona e come Sindaco, di certo sarebbe quella di aver lavorato con la mia Giunta per quattro anni a testa bassa, con grande intensità, comunicando troppo poco il cambiamento che è riscontrabile nei fatti e nelle opere che abbiamo realizzato, stiamo realizzando e realizzeremo in città".

E fa un breve elenco: "Dalla mia mediazione sulla vertenza per i dipendenti della Beretta, al recupero del patrimonio storico-edilizio rappresentato dalla Villa Tittoni-Traversi, dal mantenimento degli standard di assistenza alle fasce più deboli della cittadinanza, al rilancio nazionale ed internazionale del PalaDesio, dalla prossima realizzazione del centro federale di Ginnastica Ritmica, all’abbassamento delle rette delle scuole materne e delle mense scolastiche, dalla tutela delle aree verdi con l’ingresso nel Parco sovracomunale del Grugnotorto, all’attivazione della partecipazione dei cittadini ai processi decisionali attraverso i quartieri e gli incontri con l’amministrazione. Questo solo per citare alcuni dei risultati concreti raggiunti. Tuttavia oggi ciò che mi preme di più è pensare al futuro di Desio e ai nuovi progetti che ho intenzione di mettere in cantiere nei prossimi cinque anni per portare a compimento il rinnovamento della nostra Desio, città nella quale credo e ho sempre creduto, anche in quei momenti difficili quando eravamo in pochi a sperare in un futuro migliore".