Misure antismog: Desio limita la circolazione delle auto e abbassa il riscaldamento

DESIO - Il livello del Pm10, le cosiddette "polveri sottili", rilevato da Arpa è da troppo tempo oltre i limiti di legge. Abbondantemente. Il sindaco Roberto Corti ha pertanto firmato un'ordinanza per tutelare al salute dei cittadini. Con misure che riguardano la circolazione dei veicoli e il riscaldamento degli edifici.

Più restrizioni in città. I dati allarmanti sulla presenza degli inquinanti, diffusi in tutta la regione ed evidenziati in modo particolare dalle centraline dell'Arpa installate a Meda e a Monza, hanno spinto il sindaco Roberto Corti ad adottare misure di prevenzione per tutelare la salute dei cittadini.

Nell'intento di abbassare il livello del Pm10, le cosiddette polveri sottili, il primo cittadino ha stabilito con ordinanza del 23 dicembre il divieto di circolazione ai veicoli diesel Euro 3 non dotati di sistemi di riduzione della massa di particolato allo scarico: per il trasporto delle persone dalle 8.30 alle 18, per il trasporto di cose dalle 10 alle 18.

Misure sono state adottate anche per quanto riguarda il riscaldamento che, di solito, è la causa maggiore delle polveri sottili. Per tutto il periodo di funzionamento degli impianti di climatizzazione invernale, pertanto, sarà in vigore il divieto di uso di dispositivi che consentono di mantenere costantemente aperti gli accessi verso i locali interni di edifici adibiti ad attività commerciali e il conseguente obbligo di mantenere chiuse le porte.

Inoltre riduzione del valore massimo delle temperature dell'aria nelle unità immobiliari di un grado centigrado. Allo stesso tempo viene ridotta di due ore la durata massima giornaliera di attivazione degli impianti termici destinati alla climatizzazione invernale (12 ore invece di 14). Fanno ovviamente eccezione gli edifici adibiti ad albergo, gli ospedali, le case di cura, quelli adibiti a ricovero di minori o anziani o disabili, quelli adibiti ad attività sportive e quelli per le attività scolastiche compresi gli asili nido.

Nell'ordinanza il sindaco richiama il divieto di utilizzo (qualora siano presenti altri impianti di riscaldamento alimentati con combustibili ammessi) di camini aperti, ma anche di camini chiusi e stufe con rendimento energetico inferiore al 63%; così come è vietata la combustione all'aperto di piccoli cumuli di residui vegetali agricoli o forestali.

Per i trasgressori sono previste sanzioni da 155 a 465 euro.