Note e calici con il Cai per scaldare l'estate al rifugio Bosio-Galli

DESIO - Davvero ben riuscita l'iniziativa della sezione cittadina del Cai nello scorso weekend al rifugio Bosio-Galli: un connubio tra musica e vino, in un atmosfera unica, in occasione del venticinquesimo di gestione di Adriana e Cesare Lotti

Un weekend davvero insolito, ma davvero ben riuscito e apprezzato, per il Rifugio Bosio-Galli, in occasione del venticinquesimo di gestione di Adriana e Cesare Lotti. Su iniziativa della sezione di Desio del Cai (Club Alpino Italiano) sabato si è svolta la serata “Rossi di sera”: una degustazione di tre vini valtellinesi di altissima qualità provenienti dalle cantine Alberto Marsetti, Alfio Mozzi e Cantina Menegola, che ha tenuto tutti incollati al calice e alle parole della bravissima Silvia Pedrotti. A seguire, una cena a dir poco luculliana ha visto la partecipazione di una cinquantina di persone

Il gruppo Cai Desio, una ventina di affamati, aveva anche la fisarmonica del maestro Isidoro Taccagni, e non fosse stato per l’impegno musicale la mattina dopo, avrebbe continuato a cantare fino all’alba.

I veri alpinisti l’alba l’hanno vista davvero: il gruppo dei super allenati si è alzato alle cinque di domenica mattina per una toccata e fuga all’ex rifugio Desio, sempre più imbarcato dalla neve ma sempre nel cuore della sezione cittadina. Ma ci ha pensato l’Ensemble Fuggilotio (Claudio Frigerio al violoncello, Mario Lacchini al traversiere e Isidoro Taccagni al clavicembalo) a svegliare il resto della valle e la trentina di intervenuti, alle undici, con un programma barocco che spaziava da Barrière a Scarlatti a Locatelli, per finire con una certamente poco barocca Ella Fitzgerald nel pizzicatissimo bis. Applausi a profusione, e la certezza che questa manifestazione continuerà, migliorando sempre, negli anni a venire.

“L’esperimento è riuscito - afferma Claudio Rovelli, presidente della sezione Cai Desio - il connubio di calici e note è senz’altro da ripetere: una partecipazione così calorosa ci fa ben sperare per gli anni futuri, e stiamo già pensando alla prossima occasione”.  


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