Pedemontana: una mozione del Movimento 5 Stelle in Parlamento per dire stop ai lavori

DESIO - L'onorevole desiano Davide Tripiedi annuncia di aver presentato, in qualità di primo firmatario, una mozione parlamentare insieme al gruppo del Movimento 5 Stelle. Lo scopo è quello di chiedere lo stop immediato dei lavori di Pedemontana e il potenziamento del trasporto pubblico.

Dopo aver incontrato meno di un mese fa il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, dopo aver ripetuto sino allo sfinimento quanto ritiene quest'opera un fallimento, il Movimento 5 Stelle ha presentato nei giorni scorsi alla Camera dei Deputati una mozione che impegna il Governo a fermare Pedemontana Lombarda lì dove è ora.

A rivelarlo, il deputato desiano Davide Tripiedi, primo firmatario: "Pedemontana Lombarda - spiega il parlamentare - che da progetto risulta essere l’autostrada più costosa d’Italia con i suoi più di 5 miliardi di euro di costo totale, ha già terminato i fondi pubblici per la sua realizzazione con le tratte A, B1 e le tangenziali di Como e Varese, già aperte al pubblico. Allo stato attuale, non è ancora stato realizzato più della metà del tracciato complessivo. E mancano più di 3 miliardi di euro per terminare i lavori. Visti i costi proibitivi per gli utenti (20 centesimi al chilometro, il pedaggio più caro d’Italia), le tratte già aperte sono largamente sottoutilizzate. Anche per questo motivo, né i privati né il pubblico che hanno investito su quest’opera faraonica, hanno intenzione di spendere più un centesimo per proseguire i lavori".

"La nostra linea politica - aggiunge Tripiedi - non è mai cambiata nei confronti di un’opera che abbiamo criticato da prima ancora che nascesse. In questa mozione ribadiamo quanto presentato dal nostro gruppo politico nei numerosi atti depositati in tutte le sedi opportune”.

Il Movimento 5 Stelle, chiede al Governo "che non venga destinato più alcun soldo pubblico per la realizzazione di Pedemontana Lombarda, comprese eventuali defiscalizzazioni. Inoltre, per la sua comprovata inutilità, insostenibilità economica ed ambientale e per le numerose indagini aperte nei confronti di chi ha gestito i lavori, che venga esclusa dalla lista della quale fa parte, delle opere infrastrutturali considerate strategiche per il paese".

Non manca nella mozione un accenno alla questione ambientale: "Nel caso si verificasse la presenza di diossina nei terreni della non ancora realizzata tratta B2, che venga bloccato immediatamente e definitivamente il proseguimento dell’autostrada e, per le tratte esistenti, che vengano completate le opere di compensazione promesse".

"Abbiamo inoltre chiesto che il Governo si prenda l’impegno di sanzionare chi commette errori sugli studi di settore riguardanti i reali benefici tra costi e ricavi delle grandi opere. I cittadini devono smettere, una volta per tutte, di pagare per errori commessi da altri. In ultimo, lo stesso Governo deve impegnarsi ad incentivare il trasporto pubblico locale. Viaggeremmo tutti meglio, si creerebbero più posti di lavoro e non si continuerebbero a devastare inutilmente i territori del nostro paese e le nostre finanze”, conclude Tripiedi.