Villa: "In aula Lega Nord insultata dai sostenitori del sindaco"

DESIO - Proseguono le polemiche dopo il rinvio del Consiglio comunale di Desio per motivi di ordine pubblico. La Lega Nord ha diffuso un comunicato e si ritiene insultata dai sostenitori del sindaco Roberto Corti presenti in aula e a loro volta responsabili di quanto è accaduto

Discussione ancora accesa sulla vicenda del rinvio del Consiglio comunale per motivi di ordine pubblico, accaduta nella serata di giovedì a Desio dopo due sospensioni. Gli esponenti della Lega Nord non accettano di essere additati come i responsabili dell'accaduto e, con un comunicato stampa, ribadiscono la loro posizione:

Il sindaco Roberto Corti e la sua maggioranza sanno fare le vittime, ma in realtà ad essere le vittime sono i cittadini di Desio. Per loro i soldi non ci sono mai, ma saltano fuori due milioni di euro per i profughi e richiedenti asilo, che probabilmente nella maggior parte dei casi sono immigrati irregolari.

La giusta indignazione dei cittadini è stata manifestata in consiglio comunale. Il sindaco smetta di fare la vittima: quando il popolo scende in piazza la politica deve ascoltare in silenzio e non offendersi o piagnucolare. D'altronde negli anni passati Corti e la sua maggioranza ne ha combinate di peggio ma per la sinistra ci sono sempre due pesi e due misure. Le grandi tensioni che questa maggioranza sta creando in città devono trovare risposte e possibilità di dibattito in consiglio comunale, cosa che questa maggioranza ha cercato di impedire in puro stile dittatoriale. Oggi ricorrono a giudici e poliziotti per intimidirci, ma i tempi delle dittature sono passati e non sarà Corti a rispolverarli.  Venga in consiglio comunale ad affrontare i cittadini se pensa di avere ragione, anziché fuggire come ha fatto fino ad oggi.

E' inaccettabile che abbiano interrotto e rinviato il consiglio comunale mentre cercavamo di ricordare le vittime dell'attentato in Russia, cosa che il sindaco e il presidente del consiglio si sono guarda caso dimenticati di fare.


"Il sindaco ci accusa di soffiare sul fuoco - ribatte Andrea Villa, insieme agli altri consiglieri comunali del Carroccio, dopo aver letto le dichiarazioni del primo cittadino - , sostiene che diciamo bugie falsità. La protesta non è stata organizzata da noi. Cerchi di capire i perché di chi ha protestato anziché chiudersi a riccio nel suo guscio. Mostrare una bandiera in silenzio non è un atto intimidatorio e nemmeno provocatorio. Se continuerà a sostenere questo, saremo noi ad andare dal Prefetto (che ho già contattato) e segnalare alle autorità il suo comportamento".

La Lega, sull'argomento, ha qualcosa da ridire sull'atteggiamento in aula del pubblico di centrosinistra: "Se Corti vuole ragionare su contenuti e programmi siamo ben disposti a farlo, è quello che chiediamo da mesi. Quando parla di insulti ed intimidazioni non dice che i suoi sostenitori in aula hanno rivolto a noi insulti e parole pesanti. Inizi a riconoscere questo, sarebbe un passo avanti".

G.Gal.


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