Maroni: "L'ospedale di Garbagnate Milanese costruito secondo il modello lombardo"

GARBAGNATE MILANESE - C'era anche Roberto Maroni, Presidente di Regione Lombardia, all'inaugurazione del nuovo ospedale "Salvini". Il Governatore ha evidenziato che si tratta di una strutture realizzata secondo il modello lombardo ovvero nel rispetto dei costi e dei tempi previsti.

"Sono molto contento oggi di essere qui ad inaugurare una struttura di eccellenza come questo nuovo ospedale di Garbagnate Milanese. Questa struttura è stata realizzata secondo il modello lombardo ovvero nel rispetto dei costi e dei tempi previsti, il nostro è un modello di efficienza, questo è il nostro modello per realizzare le opere pubbliche ed è un modello che ha dimostrato di funzionare. La Lombardia rappresenta un'eccellenza nel sistema sanitario e noi vogliamo continuare ad investire in questa direzione". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni partecipando a Garbagnate Milanese, all'inaugurazione del nuovo Ospedale 'Salvini', dove ha presentato l'evoluzione del Sistema sociosanitario regionale. All'incontro erano presenti anche il vice presidente Mario Mantovani e l'assessore all'Economia, Crescita e Semplificazione Massimo Garavaglia.
 
"Stiamo facendo questo giro sul territorio lombardo per ascoltare le opinioni e le impressioni degli operatori del sistema sanitario, di chi opera sul territorio, per raccogliere le vostre idee, proposte o se ci sono anche preoccupazioni in vista del l'attuazione della riforma. Finora negli incontri che abbiamo fatto abbiamo riscontrato pareri positivi su questa nostra riforma, ma voglio continuare ad ascoltare proposte o suggerimenti che vengono dal territorio, per valutare se le proposte che abbiamo inserito in questa riforma vanno bene o si possono migliorare o modificare", ha dichiarato il governatore Roberto Maroni.
 
"Anche dal ministero della Salute con cui siamo in contatto e abbiamo interloquito in molte occasioni, c'è apprezzamento per questa riforma che viene addirittura considerata un'anticipazione di quello che potrebbe essere il modello di organizzazione del nuovo sistema sanitario in Italia. Per cui la Lombardia viene presa a modello".
 
"Il Ministero - ha proseguito Maroni - ci ha scritto spiegandoci che questa nostra riforma viene considerata una vera e propria sperimentazione per valutare poi la possibilità di estenderla a tutto il territorio nazionale, soprattutto nella parte dove si dispone che gli ospedali allarghino la propria azione sul proprio territorio, la parte dell'integrazione tra la vecchia azienda ospedaliera e il territorio, che è il cardine di questa riforma".
 
"Con questa riforma vogliamo anticipare il futuro, pensando a quello che sarà la nostra società, perché nei prossimi vent'anni avremo un allungamento dell'età media ed un maggior bisogno di intervenire sulla cronicità e fragilità e non sulle urgenze. Per questo vogliamo passare dal curare il malato a prendersi cura del malato cronico in tutte le sue necessità anche al di fuori delle esigenze ospedaliere, per questo uno dei cardini della riforma è una reale integrazione tra sanitario e socio sanitario. Testualmente: riequilibrio dell'asse di cura tra ospedale e territorio, in una logica di valorizzazione di entrambi i sistemi e di continuità assistenziale. Vogliamo che l'eccellenza che abbiamo nei nostri ospedali in Lombardia venga portata fuori dalla porta degli ospedali ed essere estesa all'assistenza del malato una volta uscito dall'ospedale".