Botte e minacce: in un anno e mezzo estorce al collega 116 mila euro

LESMO - In un anno e mezzo di minacce e di botte, un operatore ambientale residente in paese ha consegnato 116 mila euro al suo collega estorsore. Prelevando anche soldi dal conto corrente dei genitori e chiedendo l'anticipo sul Tfr all'azienda. Il suo inferno è finito nei giorni scorsi quando si è rivolto ai Carabinieri.

Per continuare a esaudire le richieste economiche del collega che lo minacciava e malmenava si era davvero svenato: 116 mila euro consegnati in circa un anno e mezzo d'inferno. Poi, finalmente, l'operatore ambientale residente in paese ha trovato il coraggio di rivolgersi ai Carabinieri per raccontare tutto. Il suo estorsore, un uomo di 46 anni residente a Lainate, è stato arrestato.

Non dev'essere stato un periodo semplice per la vittima, tenuta costantemente sotto pressione, con minacce, telefonate, anche con l'uso della forza quando era necessario per continuare a "spillare" quattrini. Davvero tanti, visto che per far fronte alle richieste l'uomo ha dovuto prelevare soldi anche dal conto corrente dei genitori. Ma non è bastato nemmeno quello, visto che si è sentito costretto a chiedere all'azienda un anticipo da 20 mila euro sul Tfr.

Poi, finalmente, è riuscito a farsi forza e a recarsi dai Carabinieri per raccontare la sua odissea e chiedere aiuto. Per i militari della stazione di Arcore incastrare l'estorsore è stato un gioco da ragazzi: una consegna di soldi, l'ennesima. Stavolta, però, a pochi metri di distanza c'erano loro in borghese a fare da spettatori. Quando l'estorsore ha messo le mani sulle banconote, si è ritrovato con le manette ai polsi.