Profughi al lavoro: un chilometro e mezzo di siepe da potare

LIMBIATE - Ci sono lavori da fare sul territorio cittadino e anche i cosiddetti "profughi" cercano di rendersi utili per migliorare il territorio che li ospita: insieme al personale dei Comune a ai cittadini hanno potato un chilometro e mezzo di siepe in via dei Mille.

“Ancora una volta siamo orgogliosi di questo impegno e di questa collaborazione, che ci ha permesso di effettuare un intervento importante sul territorio e di dimostrare, se ancora ce ne fosse bisogno, che i limbiatesi non hanno alcuna difficoltà nel rapportarsi con i profughi e che, questi ultimi, hanno voglia di rendersi utili e di far qualcosa di buono per la comunità che li ospita”. Così Sandro Archetti, assessore all'Ambiente, sull'ultimo intervento compiuto dai richiedenti protezione politica, che si sono dati da fare per la potatura di un chilometro e mezzo di siepe in via dei Mille.

Un'iniziativa lodevole, così come lo era stata la partecipazione all'intervento di pulizia del territorio cittadino, che rientra nel progetto sperimentale dei “cantieri di comunità limbiatesi”, avviato dall'amministrazione comunale grazie al contributo di cittadini volontari e dei profughi ospitati a Mombello.

Lo scopo del progetto è quello di coinvolgere la comunità in piccole opere di manutenzione e/o cura del verde e pulizia, aggiungendo all'esperienza di lavorare per la propria città, anche l'esperienza di farlo gomito a gomito con i ragazzi africani che provvisoriamente sono alloggiati nei locali dell'ex Provincia di Monza e Brianza a Mombello, in attesa di sbrigare le pratiche burocratiche ed effettuare i controlli sanitari che permetteranno loro di essere trasferiti nei più grandi centri di smistamento.