Meda, Busnelli: "Comune poco virtuoso, ci stiamo giocando il futuro"

Quando ha visto i dati sull'indice di virtuosità pubblicato dalla Regione Lombardia, si è accorto che la città di Meda è nella parte bassa della classifica.
Vermondo Busnelli, capogruppo di Meda per Tutti, era visibilmente contrariato. Da tempo si sostiene che l'amministrazione comunale non dimostra capacità gestionali intese anche come incapacità di spendere. Ci ha inviato una lettera per manifestare il suo malcontento.
Ho letto oggi i dati sull’indice sintetico di vir...

Quando ha visto i dati sull'indice di virtuosità pubblicato dalla Regione Lombardia, si è accorto che la città di Meda è nella parte bassa della classifica.

Vermondo Busnelli, capogruppo di Meda per Tutti, era visibilmente contrariato. Da tempo si sostiene che l'amministrazione comunale non dimostra capacità gestionali intese anche come incapacità di spendere. Ci ha inviato una lettera per manifestare il suo malcontento.

Ho letto oggi i dati sull’indice sintetico di virtuosità dei comuni lombardi. Un indicatore che registra l’incapacità della classe politica medese degli ultimi anni. In questa classifica 2013, pubblicata dalla Regione Lombardia, Meda si trova in fondo con il punteggio di 32,81 (tra 0 e 100).  Riporto gli indici di altri Comuni a noi vicini, della stessa fascia di classe demografica: Seregno 77,74; Mariano Comense 63,55; Desio 62,65; Lissone 62,22; Giussano 58,62; Cesano Maderno 39,53. Più in basso di Meda ho trovato Nova Milanese con 25,58.

Nei miei interventi dei giorni scorsi, ho parlato dell’incapacità di scegliere le giuste priorità nella spesa per investimenti e nella gestione della cosa pubblica. Ho focalizzato l’attenzione su esempi di scelte inopportune nel corso degli ultimi anni, mirate a soddisfare esigenze utili ma secondarie (biblioteca, ciclodromo, pista per atletica) invece che affrontare i nodi cruciali del centro della città, della viabilità e vivibilità, delle infrastrutture a servizio di attività produttive e commerciali per sostenere lo sviluppo e il lavoro. I risultati si vedono e si toccano con mano: basta camminare per le vie del centro di Meda e per le vie dei paesi che sono citati sopra e che hanno anche un indice di virtuosità ben superiore al nostro.

La situazione finanziaria del comune di Meda è fortemente penalizzata anche dagli errori di gestione operativa e finanziaria. Le conseguenze del fallimento della Meda Servizi SpA e di altri casi di litigiosità (come la vicenda ‘Zoca’) continuano a pregiudicare la solidità del bilancio comunale, sottraendo risorse che si sarebbero potute liberare per investimenti virtuosi e di reale sviluppo della comunità.  Sommando i costi per la comunità di queste due vicende (Meda Servizi e Zoca) la nostra comunità avrebbe risparmiato più di 6 milioni di euro. Con queste risorse si sarebbe potuto riqualificare il centro con grande beneficio per la nostra città.

L’indice sintetico di virtuosità non solo certifica la capacità o incapacità di gestione del Comune degli anni passati. Pregiudica anche il futuro. Infatti, è un indicatore utilizzato dalla Regione per facilitare o limitare l’accesso del Comune a finanziamenti che si rendessero disponibili.

Tecnicamente, questo indice sintetico  riassume in un numero lo stato di salute economico-finanziaria, la solidità dei risultati di amministrazione e della gestione, la qualità delle scelte di indebitamento. In una parola, esprime la virtuosità del Comune. Per facilitare i confronti relativi, i Comuni sono stati raggruppati per classe demografica: Meda è nella classe 6 che contiene città con abitanti tra 20.000 e 49.999. L’indicatore è calcolato su di un arco temporale di 3 anni, per minimizzare eventuali effetti distorsivi legati a eventi straordinari o troppo specifici. Tecnicamente l’indicatore sintetico finale è il risultato di diversi indicatori specifici che riguardano 4 aree: flessibilità di bilancio; debito e sviluppo; capacità programmatoria; autonomia finanziaria e capacità di riscossione.  Maggiori dettagli si possono trovare nel sito della Regione Lombardia.

Una fase nuova e di rinnovamento per la vita comunale può partire solo dall’analisi obiettiva della realtà attuale. Solo dall’analisi e dalla valutazione dei punti di forza e di debolezza di un’organizzazione si può costruire un piano strategico e operativo che sia finalizzato a raggiungere gli obiettivi prioritari definiti con le necessarie risorse. Quindi, Medesi: sveglia! Vermondo Busnelli