Meda, Colombo: "Orti urbani condivisi, un'opportunità per la città"

L'idea è quella di realizzare gli orti comunali. Ma, garantisce
Alberto Colombo di Sinistra e Ambiente che presenterà una mozione in Consiglio comunale, sono davvero speciali: perché insieme agli ortaggi crescono anche le persone in uno spirito comunitario. E' proprio l'aspetto sociale quello che interessa soprattutto al capogruppo di Sinistra e Ambiente che rifiuta l'idea di realizzare i classici orti comunali da assegnare a singoli cittadini. "Gli orti urbani condivisi - s...

L'idea è quella di realizzare gli orti comunali. Ma, garantisce

Alberto Colombo di Sinistra e Ambiente che presenterà una mozione in Consiglio comunale, sono davvero speciali: perché insieme agli ortaggi crescono anche le persone in uno spirito comunitario. E' proprio l'aspetto sociale quello che interessa soprattutto al capogruppo di Sinistra e Ambiente che rifiuta l'idea di realizzare i classici orti comunali da assegnare a singoli cittadini. "Gli orti urbani condivisi - spiega Colombo -  sono gestiti da più soggetti, spesso riuniti in associazioni, già presenti sul territorio o che si sono formate proprio stimolate dal progetto e sono particolarmente diffusi in Nord Europa". Questi i vantaggi che dovrebbero portare: • recupero di aree urbane inutilizzate o degradate di cui i cittadini si riappropriano gestendone gli orti ivi insediati, • sviluppo di socialità, di implementazione di pratiche no profit di biocoltivazioni, • scambio dei prodotti a  km zero • esperienze anche formative con scuole agrarie, nonchè didattica con il coinvolgimento di istituti scolastici • risparmio economico. Una buona pratica che avvicina i cittadini al rapporto con la terra e i ai suoi ritmi, dove il produttore è anche consumatore responsabile. Colombo aggiunge che con la mozione non intende soltanto ottenere il voto della maggioranza per elaborare un regolamento: "Vogliamo che questa fase sia preceduta da un tavolo concertativo partecipato dai soggetti interessati  e che siano loro ad identificare le linee guida su cui lavorerà poi il livello istituzionale per elaborare gli atti dispositivi necessari. E debbono poi essere i singoli, i gruppi e le associazioni interessate a farsi promotori e protagonisti della vita e dell'attività di questi e in questi orti condivisi".