Cannabis al Bosco delle Querce: 380 le piante, territorio di Meda

MEDA - Non 308, bensì 380 piante di cannabis, di cui 98 alte fino a due metri. E, la localizzazione nel Bosco delle Querce, è nel territorio medese, nell'estremità a nord, quella non recintata ma accessibile solo dalle sponde del Tarò. Le piante sono state estirpate durante la giornata di Ferragosto

A distanza di poche ore dall'uscita della notizia del ritrovamento di una piantagione di cannabis nel Bosco delle Querce, emergono nuovi particolari sulla vicenda e sul blitz dei Carabinieri.

Da un lato si tratta di notizie tranquillizzanti: l'area indicata dagli inquirenti come "Bosco delle Querce di Seveso e Meda" ha una localizzazione ben precisa. Non si trova all'interno del perimetro recintato nel territorio di Seveso, bensì si tratta dell'estremità a nord, non protetta da alcuna recinzione, nel territorio di Meda.

Non è insomma uno di quegli spazi fruibili al pubblico. Si tratta, al contrario, di un'area inaccessibile. Situata, tanto per intenderci, tra il centro sportivo di via Icmesa, la via Vignazzola e la superstrada Milano-Meda in prossimità dei suoi svincoli. L'unica possibilità per accedervi era quella di percorrere le sponde del Tarò e utilizzare una scala.

Dall'altro lato, però, gli aggiornamenti si rivelano un po' più inquietanti. Non solo per il numero delle piante di cannabis. Non 308, bensì 380, con la conferma riguardo all'altezza, ovvero 98 che raggiungevano i 2 metri, 80 tra un metro e un metro e mezzo, le altre 200 alte tra i 10 centimetri e il metro, tutte coltivate in tre lotti ben distinti e terrazzati. A preoccupare è il fatto che una simile gestione dev'essere stata necessariamente curata da un gruppo ben organizzato. E chissà da quanto tempo.

Fa pensare anche l'ubicazione: un'area inaccessibile, raggiungibile solo attraverso le sponde del Tarò e una scala, può essere conosciuta soltanto da una persona del posto.

Gli stessi Carabinieri, impegnati nell'attività di contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, per potere avvistare queste piante dopo aver localizzato la zona con l'attività di indagine, hanno dovuto ricorrere all'utilizzo dell'elicottero.

L'intervento risolutore a Ferragosto. Mentre molti italiani sono andati nei parchi, i militari hanno scelto il Bosco delle Querce nella sua zona meno ospitale. Ormai con continui sopralluoghi conoscevano la situazione. Per una giornata si sono dedicati a estirpare le piante di cannabis perché potessero essere portate alla distruzione.


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