Il futuro e spesso anche la fortuna di un’attività professionale passano dalle conoscenze. Da quell’ampio pacchetto di persone che ci conoscono, ci stimano e quindi  ci presentano a potenziali clienti. Anche nell’era del digitale le care e vecchie referenze sono un utile e prezioso biglietto da visita. Soprattutto in questo momento di crisi economica i liberi professionisti e gli imprenditori cercano di ampliare la cerchia di conoscenze ?utili per sviluppare lavoro.

Si basa proprio sul principio della referenza il “Bni” – la più? grande ed efficiente organizzazione di scambio di referenze a livello mondiale – che conta anche nella città di Teodolinda 6  capitoli (gruppi di lavoro) attivi e 4 in costruzione. Per conoscere meglio questa realtà nata negli Stati Uniti negli anni Ottanta e ormai presente in tutto il mondo abbiamo incontrato Dario Guggiari, Executive director Bni per le province di Monza e Brianza, Genova e Alessandria.

L’appuntamento è nella sede di MonzaHub in via Pasubio dove tutti i giovedì dalle 7.30 alle 9 si incontra il capitolo Modoetia. Un gruppo nutrito formato da professionisti provenienti da ambiti diversi e accomunati dal desiderio di crescere e di ampliare attraverso le referenze il proprio giro di contatti e quindi di business.

È organizzata in capitoli, cioè in gruppi di imprenditori e professionisti dove c’è un solo rappresentante per categoria professionale. C’è un incontro settimanale, organizzato in modo uguale in tutto il mondo, e da lì si costruiscono e approfondiscono i rapporti, la conoscenza, la credibilità finalizzate alla  possibilità di ampliare il giro di contatti e quindi il giro di affari.

Si insegna un modo nuovo di fare business attraverso una rete di partner di referenze basato appunto sul marketing delle referenze. Quello che noi costruiamo sono relazioni che si basano sulla conoscenza, sulla stima, sulla fiducia e quindi sulla reciproca possibilità di essere referente di un professionista e di chiedere referenze ad un altro professionista.

In un capitolo potrebbe per esempio esserci un idraulico. Magari in quel gruppo nessuno direttamente ha bisogno dell’idraulico, ma un professionista può avere un amico o un parente che è alla ricerca di quella professionalità che quindi viene indirizzata agli ipotetici clienti. Nel presente e nel futuro.

Sì, alla parola competizione si sostituisce quella di cooperazione. Sviluppiamo un business tra i primi al mondo come rapporto tra euro generati e numero di membri. In Italia siamo circa 5 mila membri che nel 2016 hanno mosso un giro di 110 milioni di euro di business.

In un certo senso sì. Bni è un’apri porta dove ci sono esclusivamente contatti qualificati.

Un libero professionista o un imprenditore che desidera ampliare il suo giro di business e di conoscenze. Le riunioni dei capitoli si svolgono la mattina prima di iniziare la giornata lavorativa così che, accanto magari all’avvocato o all’assicuratore in giacca e cravatta arriva anche l’artigiano o il meccanico in tuta da lavoro. Si incontrano, si conoscono, si confrontano e scambiano i contatti che permettono di arrivare ovunque.

Il successo non è una corsa, ma un percorso. Tutto si basa sulla forza delle relazioni.

Relazioni fondamentali soprattutto in questo momento di crisi economica perché, come ci ricorda Guggiari “la crisi è proprio quel momento in cui possono nascere nuove opportunità, basate su quelle relazioni umane che mai tramontano”.

Se siete interessati a questa avventura imprenditoriale e umana, vi consigliamo di dare un’occhiata al sito www.bni-italia.com.