Consegnati alla giustizia 19 pusher: una base logistica ad Agrate, una rete di spaccio a Monza

MONZA - Emergono nuovi dettagli riguardo all'operazione compiuta nella giornata di mercoledì dai Carabinieri del Comando provinciale di Milano e che, su ordinanza firmata dal Gip del Tribunale di Monza, ha portato in carcere una banda di 19 persone

Nella giornata di mercoledì, i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Monza nei confronti di 19 pusher (12 italiani, 5 albanesi, 1 romeno e 1 moldava), di età compresa tra i 49 e i 23 anni, ritenuti responsabili a vario titolo di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

Il blitz, realizzato nelle province di Milano, Monza e Brianza, Bergamo, Genova, Nuoro, Pavia, Verbania e Vercelli, giunge a coronamento di una complessa attività che ha consentito di smantellare un sodalizio criminale attivo nell’hinterland milanese e nel capoluogo brianzolo, dedito allo spaccio di ingenti quantitativi di cocaina e marijuana.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza e condotte dal Nucleo Operativo della Compagnia di Monza, attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, registrazioni video e numerosi servizi di osservazione, erano state avviate in seguito all’arresto in flagranza, nell’ottobre 2015, del proprietario di un ristorante del capoluogo brianzolo, trovato in possesso, presso il suo locale, di 800 grammi di cocaina. Gli sviluppi investigativi hanno permesso di accertare l’esistenza di due distinte reti criminali, composte rispettivamente da 2 fratelli albanesi, che gestivano il traffico di marijuana utilizzando come base logistica un appartamento ed un garage di Agrate Brianza, e da 3 italiani, i quali, avvalendosi di un gruppo di pusher, vendevano lo stupefacente in diversi punti della città di Monza.

L’inchiesta aveva già consentito di trarre in arresto a Monza, nel marzo dello scorso anno, 3 persone mentre trasportavano 11 chili di marijuana nel doppio fondo del piatto doccia di un camper proveniente dalla Spagna.

Nel corso delle indagini, sono state già arrestate altre 9 persone e sequestrati 16 chili di marijuana, 1 chilo di cocaina e 10.000 euro, provento dell’attività di spaccio.


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