Elezioni 2017: Allevi manda a lavorare i migranti e lancia il “Bonus Nonni”

MONZA - Impiegare i migranti in questo periodo di spending review affinché si rendano utili alla comunità. E, così facendo, possano tornare a casa stanchi di sera invece di bighellonare e infastidire i cittadini. E' la proposta di Dario Allevi, candidato del centrodestra per le elezioni

“Dobbiamo trovare il modo di impiegare i richiedenti asilo in qualche attività lavorativa così che tornano a casa stanchi e vanno a letto a dormire. Non come succede oggi che dormono di giorno e vivono di notte. Devono imparare a vivere secondo la cultura occidentale. In città c’è tanto da fare e c’è bisogno di buone braccia”.

Questa una delle proposte lanciate giovedì sera da Dario Allevi – candidato sindaco del centrodestra a Monza nella coalizione che riunisce Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia – durante un incontro pubblico organizzato al Centro civico di via Lecco dal forzista  Massimiliano Longo.

Durante l’incontro sono giunte numerose lamentele da parte dei residenti sulla presenza di richiedenti asilo che trascorrono la giornata “bighellonando”.

Da qui la risposta di Allevi: trovare un modo di impiegarli in qualche attività così che di giorno sono occupati e la sera stanchi e non hanno voglia di organizzarsi negli appartamenti o in strada arrecando disturbo come è stato riferito da diversi cittadini presenti all’incontro.

“Si devono rendere utili – ha precisato Allevi – Per esempio prendendosi cura del patrimonio pubblico. Oggi non  partecipano neppure ai corsi di italiano.  Ho ricevuto segnalazioni di richiedenti asilo ospitati in città che la sera fanno festa, di giorno chiamano in casa altri migranti per farsi la doccia oltre ad accogliere anche le prostitute”.

Durante la serata il candidato sindaco del centro destra ha lanciato un’altra proposta. Quella di istituire il “Bonus Nonni” a sostegno appunto di quei nonni – oggi sempre più numerosi – che con il loro importante servizio a sostegno della famiglia diventano un prezioso contributo per la società.

“La famiglia va sostenuta – ha incalzato Allevi – La famiglia intesa come quella formata da mamma, papà e figli. Vanno aiutati i nonni e istituiremo a tale proposito il “bonus nonno”, ma vanno aiutati anche i padri separati che oggi vanno a mangiare alla mensa dei poveri e la sera a dormire al dormitorio di via Raiberti. Bisogna tornare al passato sostituendo l’assessorato ai Servizi Sociali con quello alla Famiglia”.

Barbara Apicella


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