Festa della mamma affittano un camper per esaudire l’ultimo desiderio di mamma Fortunata

MONZA - Mamma Fortunata è gravemente malata e, per l'ultima volta nella sua vita, vuole rivedere Agropoli. Il suo paese d'origine. I figli, anche con un sacrificio economico, hanno preso a noleggio un camper attrezzato per la festa della mamma ed esaudire il suo desiderio

Una festa della mamma dove le lacrime di gioia si uniscono a quelle di dolore, dove l’amore infinito di due figli arriva ad esaudire l’ultimo desiderio della madre nella consapevolezza che quella di oggi sarà la loro ultima festa accanto a lei.

È questa la storia di Antonietta e Gaetano che hanno affittato un camper per accompagnare mamma Fortunata, 86 anni gravemente malata, al paese d'origine esaudendo quel desiderio che da mesi la donna quotidianamente ripete.

La partenza da Monza è fissata per martedì: Fortunata a bordo del camper super attrezzato affittato dai figli raggiungerà la sua amata Agropoli, in provincia di Salerno. Quel paese che nel 1970 ha lasciato insieme al marito per raggiungere Monza alla ricerca di un futuro migliore.

“Qui ci siamo costruiti una vita  – racconta Antonietta che vive in un quartiere periferico di Monza – Purtroppo al paese il lavoro non andava bene. Mamma aveva due negozi che ha dovuto chiudere e abbiamo deciso di trasferirci al Nord”.

Monza ha offerto a Fortunata e alla sua famiglia una seconda chance e qui nella città di Teodolinda Fortunata ha deciso vivere anche una volta andata in pensione. Sempre circondata dall’affetto dei suoi figli. Che oggi hanno deciso di esaudire l’ultimo desiderio della loro mamma accompagnandola al paese. “Purtroppo è gravemente malata  – ha raccontato Antonietta visibilmente emozionata -. Non cammina più e un viaggio in auto, in treno o anche in aereo diventa impensabile”.

Ma Fortunata è da Natale, da quando purtroppo le sue condizioni fisiche sono rapidamente peggiorate, che ripete di voler tornare al paese, di vederlo per un’ultima volta, di attraversare quelle strade dove è nata e cresciuta, di riabbracciare parenti e amici.

A quel punto Antonietta e Gaetano hanno deciso di affittare un camper. “Mamma sarà come a casa, nel suo letto, con tutti i confort – continua – Mio fratello alla guida, io e la badante al suo fianco”.

Non sarà un viaggio semplice: faticoso sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista emotivo. Tanti i pensieri che scorreranno nella mente di Antonietta, Gaetano e soprattutto di mamma Fortunata.

“Questo è il nostro regalo per la festa della mamma, questo è il nostro grazie per tutto quello che la mamma ha fatto per noi – aggiunge Antonietta -. È un sacrificio, anche economico, che affrontiamo con gioia. Resteremo al paese per una decina di giorni, potrà così rivedere i suoi amati luoghi e i volti di chi le vuole bene”.

Oggi, giorno della festa della mamma, abbiamo deciso di raccontarvi la storia la storia di Fortunata: una storia  senza foto e senza cognomi per rispettare la dignità di questa famiglia. Una storia che ci deve far riflettere perché come ci ha ripetuto più volte Antonietta “non ha senso riempire una bara e una tomba di fiori e poi quel triste giorno piangere magari con il rimorso di non avere esaudito i suoi ultimi desideri. È più importante utilizzare quei soldi per renderla felice adesso, che è viva e che è accanto a noi. Perché i genitori bisogna amarli, rispettarli, aiutarli, piangere e gioire con loro non quando ormai sono in cielo ma quando sono ancora al nostro fianco”.

Mamma Fortunata, nel nome la certezza di avere due figli che ti vogliono davvero tanto bene.

Barbara Apicella


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