I City Angels cercano casa: "Altrimenti saremo costretti a lasciare Monza"

MONZA - Presenza fondamentale e insostituibile sul territorio cittadino, i City Angels sono pronti a lasciare Monza. La loro sede, 12 metri quadrati, non basta per accogliere i 30 volontari e, purtroppo, neanche per i beni che i monzesi donano generosamente per i senzatetto

Alla Pasqua manca ancora una settimana e loro sperano davvero nel miracolo. Sono i City Angels, sodalizio molto attivo e amato a Monza. Ieri, malgrado l’infelice posizione lontana dal grande passaggio della vasca del sabato pomeriggio, sono riusciti a organizzare un fruttuoso banchetto benefico. Tante le persone che hanno lasciato un’offerta ricevendo colombine e pensierini pasquali.

Ma questo non basta. L’associazione ha bisogno di una nuova sede e giovedì sera a dirlo a gran voce è stata la referente del gruppo monzese, Manuelita Vella, intervenuta alla serata pubblica organizzata al Centro civico di via Lecco dal candidato sindaco del centro destra Dario Allevi.

Una richiesta che Vella ormai sollecita da anni con appelli sui giornali e email. La situazione, però, ormai sta esplodendo: la sede in piazza Cambiaghi è troppo piccola. Dodici metri quadrati dati in comodato d’uso dal Comune ma dove oggi non riescono più ad entrare né i volontari né il costante e numeroso materiale (coperte, capi d’abbigliamento, calzature, alimenti) che i benefattori  il lunedì e il giovedì sera consegnano agli angeli della strada per poterli poi distribuire ai senzatetto e ai disperati che vivono in città.

“Quella sede ci è stata data dall’allora sindaco Marco Mariani – spiega – Doveva essere provvisoria. Poi nel corso degli anni la delegazione monzese è cresciuta: prima eravamo in 12 volontari, adesso siamo in 30. La nostra attività è nota a Monza e sono tanti coloro che ci portano il materiale. Ma siamo costretti a rifiutarlo. In quei 12 metri quadrati non c’è più lo spazio né per il magazzino né tanto meno per organizzare le nostre riunioni”.

Vella da anni chiede una nuova sede. “La risposta che da tre anni a questa parte mi sento ripetere dagli amministratori è: ci stiamo lavorando -  continua - Impossibile avere un incontro personale, malgrado la nostra costante presenza e collaborazione alle attività del dormitorio e del servizio docce attivato dal Comune”.

Nel frattempo l’associazione si guarda intorno. “Se non troveremo una sede più adeguata in città saremo costretti ad emigrare altrove – conclude – Mi dispiace perché a Monza siamo molto legati e la nostra presenza negli ultimi anni si è fatta sempre più attiva visto anche l’aumentare di situazioni di disagio e povertà in molte zone, con un triste degrado in stazione e in alcuni giardinetti pubblici”.

Noi speriamo che gli angeli della strada restino a Monza. Nel frattempo se qualche benefattore vuole sostenere il loro progetto può inviare un’email a monza@cityangels.it

Barbara Apicella


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