Il bello diventa un nuovo traino per la ripresa dell’economia

MONZA - Le Giornate Fai di primavera? Utili per scoprire i tesori del territorio, quelli che spesso vediamo dall'esterno in modo distratto mentre siamo al volante della nostra auto. Ma anche un'occasione importante per fare girare l'economia: secondo uno studio della Camera di Commercio, l'indotto generato nello scorso weekend è stato superiore ai 12 milioni di euro.

L’arte e la cultura traino e motore dell’economia. Che la riscoperta del bello e del buono presente nel Belpaese fossero il carburante per la ripresa dell’economia è un fatto risaputo. Ma numeri che attestano un pensare comune sono tutt’altra cosa. 

Ben 12 milioni e 600 mila euro l’indotto economico stimato in Lombardia in occasione delle “Giornate di Primavera” del Fai organizzate il 19 e il 20 marzo, di cui 2 milioni a Milano, 400 mila euro a Tremezzina per Villa Balbaniello e un indotto diffuso di 250 mila euro generato da chi ha visitato Palazzo Tosio a Brescia.

Questo quanto emerge dai dati della Camera di Commercio di Monza e Brianza su dati Istat e sul Registro imprese. 

Una vera e propria azienda che accanto al principale prodotto dato appunto dal monumento, vede un giro d’affari che riguarda i trasporti, la ristorazione il settore alberghiero e lo shopping.