L'amico del figlio bussa e chiede soldi: attenti alla truffa

MONZA - Attenzione alla "truffa del falso amico del figlio". La Polizia di Stato avvisa di prestare particolare attenzione a chi si spaccia per effettivo conoscente di qualche vostro familiare chiedendovi di anticipare dei soldi che deve incassare

"Buongiorno. Sono un ex compagno di classe di suo figlio". "Di chi, di Marco? - risponde un anziano signore. "Sì, proprio di Marco. Faccio il rappresentante e mi ha comprato un giubbotto di pelle ma non posso aspettarlo, può pagarlo lei?".

Così in poche battute si consuma una delle truffe più in voga del momento. Certo, al posto del giubbotto i truffatori possono proporre un altro articolo, ma lo scopo del raggiro è identico. Lo rivela la Polizia di Stato, impegnata a contrastare le truffe con il progetto "Non siete soli #chiamatecisempre", che sta cercando di rivelare quali sono le tecniche più diffuse per evitare che i cittadini, in particolar modo gli anziani che sono i più colpiti, possano essere raggirati.

Il dato comune nella "truffa del falso amico del figlio" è che il malintenzionato fa credere di essere amico di un familiare della vittima e che deve incassare dei soldi. La Polizia avverte: a meno che non siate stati avvertiti direttamente dal vostro congiunto non credetegli.

Fate comunque una telefonata al vostro parente, che il truffatore dice di conoscere, ma usate il vostro telefonino e chiamatelo personalmente. Meglio ancora: chiamate il 112, numero unico per l'emergenza. Ha effetti miracolosi: il truffatore si allontanerà di tutta fretta.


Vuoi ricevere le notizie nella tua mail? Iscriviti alla newsletter: clicca qui