La rotonda resta killer: il Comune boccia le richieste di modifica del Comitato di Sant’Albino

MONZA - I residenti del quartiere di Sant'Albino dovranno mettersi il cuore in pace. L'assessore Paolo Confalonieri ha respinto tutte le proposte avanzate dal Comitato, ritenendole inutili o non migliorative rispetto al progetto

Nulla di fatto a Monza per il Comitato di Sant’Albino: le proposte di modifica della rotonda di via Stucchi sopra la quale verrà posizionata la passerella ciclopedonale sono state bocciate. L’unica certezza, ad oggi, è che quella rotonda – un tempo tristemente battezzata rotonda killer – continuerà ad essere particolarmente pericolosa.

Un rischio che oggi – ancora in fase di cantiere- è diventato una realtà tanto che alcune settimane fa QuiBrianza aveva riportato la proposta provocatoria di un negoziante del rione di organizzare in quel punto il “Demolition Monza Derby” ispirandosi a quei raduni americani dove gli automobilisti si scontrano e distruggono le automobili. Una sorta di autoscontro con auto vere.

Il Comitato di quartiere non si è mai arreso e ha inviato una lettera all’assessore alla partita Paolo Confalonieri per sollecitare alcuni interventi e modifiche.

Idee tutte rimandate al mittente: il progetto va bene così com’è, al massimo alcuni interventi potrebbero essere realizzati in futuro.

La richiesta più impellente era quella di modificare l’innesto sulla rotonda per far rallentare le auto che arrivano da San Rocco e permettere quindi l’uscita in sicurezza delle auto dal quartiere di Sant’Albino. Nulla di fatto.

“L’immissione di viale delle Industrie nella rotonda non è interessata dalle modifiche richieste dall’intervento di realizzazione della passerella – scrive Confalonieri – Non è contemplata nessuna modifica a questa parte di rotonda che non muta funzionalità”.

Un no categorico anche sulla riapertura della strada da Sant’Albino verso lo stadio evitando perciò quelle lunghe code che si creano in direzione San Rocco e via Salvadori.

“Con la nuova geometria di incrocio e dovendo rispettare le norme attualmente in vigore il tratto di strada di cui si parla dovrebbe essere ritracciato e rifatto ex novo – scrive ancora l’assessore – Facciamo altresì presente che questo raccordo rivisto favorirebbe ancor di più il traffico cosiddetto di attraversamento in Sant’Albino favorendo il bypass di viale Sicilia che nel tratto Malcantone – Stadio è congestionato nelle ore di punta”.

Nessun accoglimento neanche per la richiesta di riportare quella sorta di semirotonda realizzata ad oggi per l’area cantieristica alla sua dimensione iniziale, trasformando la nuova semi – rotonda su cui si innesta via Sant’Albino in una rotonda vera e propria così che gli automobilisti che arrivano da San Rocco sono obbligati a togliere il piede dall’acceleratore e a dare la precedenza.

L’unica proposta ad essere stata accolta è quella del posizionamento del semaforo per permettere ai residenti di uscire dal quartiere in sicurezza.

Ma intanto i problemi e i disagi proseguono e chi ogni giorno deve attraversare quella rotonda sollecita un ripensamento invitando – dai gruppi social – gli assessori a guidare in quel punto della città dove il rischio di tamponare e di essere tamponati è all’ordine del giorno. E il pericolo è ancora maggiore per chi si muove in moto, bicicletta.

O ancor peggio come Riccardo Riccobello, disabile monzese che nei giorni scorsi per la prima volta ha attraversato quel cantiere a bordo della sua sedia a rotelle elettrica rischiando l’investimento ma anche  l’infarto dalla paura e dal caos di quella rotonda.

Barbara Apicella


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