Mobili e design: l'export torna a crescere, quello lombardo ancora di più

MONZA - L'export dell'arredamento e del design italiano nel mondo nei primi nove mesi del 2015 (paragonati allo stesso periodo del 2014) ha registrato un +6,4%. Meglio il risultato lombardo pari a un +7,9%. E Monza? Sempre leader nella nostra regione, nel 2015 ha aumentato l'export dell'11,3%.

Il mobile italiano sempre più in giro per il mondo. E l'export di quello brianzolo ha una marcia in più: è quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano e della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Istat nei primi nove mesi del 2015 e 2014. In generale l’export italiano raggiunge quasi i 7 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2015 e segna un +6,4%. Fa ancora meglio la Lombardia: +7,9% rispetto al 2014 per un valore di 1,8 miliardi (27% del totale nazionale). 

La crescita maggiore, nella nostra regione, riguarda Lecco (+14,1%) e Cremona (+13,3%) che, tuttavia, rappresentano una parte marginale dell'export lombardo del settore: rispettivamente l'1,3% e l'1,2%. La voce grossa continua a farla la provincia di Monza e Brianza che, con un +11,3% dell'ultimo anno, da sola rappresenta il 32,6% delle vendite all'estero dell'arredamento prodotto nella nostra regione. Alle sue spalle Como, +10,2% nell'ultimo anno, che porta la provincia lariana a rappresentare il 26,8% dell'export lombardo.

Per quanto riguarda le province italiane per export mondiale di mobili e design nei primi nove mesi del 2015, Treviso è saldamente al primo posto con 1 miliardo 197 milioni di fattuarto (+7,1%). Monza Seconda con 591 milioni, Pordenone terza (511 milioni), como quarta (486 milioni), Udine quinta (330 milioni ma con crescita solo dell'1,5%). Sesta Bari, settima Milano, ottava Vicenza, nona Pesaro e Urbino, decima Brescia.

I nostri mobili finiscono soprattutto in Francia (il 15,1% del totale), Germania (11,2%), Regno Unito (10,3%), negli Stati Uniti (8,8% con una crescita del 22,8% nell'ultimo anno), Svizzera (5,1%), Russia (4,9% con un calo del 26,8% nell'ultimo anno), Spagna (3,4%), Cina (2,7%), Arabia Saudita (2,6% con una ripresa notevole visto l'aumento del 50,1%), Belgio (2,4%).