Salvini superstar al mercato: "Chi non sceglie il cambiamento smetta di lamentarsi"

MONZA - Un Matteo Salvini in gran forma quello visto ieri mattina al mercato di Monza. Arrivato per dare il suo sostegno alla candidatura di Dario Allevi, è stato fermato dai cittadini che chiedevano più sicurezza in città

Matteo Salvini al mercato a Monza fa incetta di applausi, selfie, autografi e richieste da parte dei cittadini che sollecitano maggiore sicurezza, controlli e presenza di forze dell’ordine sul territorio. Lui risponde che “se vincerà Dario Allevi, diremo al Prefetto che non dovrà esserci neanche un immigrato in giro per Monza a spese dei monzesi”.

Un bagno di folla quello che ieri mattina ha accolto il leader della Lega Nord giunto a Monza a sostenere la candidatura di Allevi, sostenuto dalla coalizione formata da Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d’Italia e dalle liste civica “Monza Futura” e “Noi con Dario Allevi”.

Prima una tappa in piazza Roma davanti al gazebo della Lega incontrando i vertici brianzoli del partito, l’onorevole Paolo Grimoldi, il capogruppo regionale Massimiliano Romeo e il segretario cittadino Federico Arena. Oltre a candidati consiglieri, militanti e tanta giunte comune. Un saluto e un abbraccio anche al professor Pier Franco Bertazzini, storico sindaco democristiano di Monza che in questa tornata elettorale sostiene Allevi.

Ma il vero show è stato tra le bancarelle. In molti lo fermavano per chiedere maggiore sicurezza, qualcuno lo ha invitato direttamente a farsi un giro in stazione e nei giardinetti dove ci sono situazioni di bivacco e di spaccio. Un monzese gli anche suggerito di entrare ai bagni della stazione da tempo luogo dove i tossicodipendenti si iniettano la dose abbandonando poi le siringhe. Non sono mancati simpatici siparietti: dall’ambulante fedelissima padana con gli adesivi della Lega in bella vista sul camioncino che si è fatta immortalare con il segretario della Lega Nord, alla signora di colore grande fan di Salvini che dopo aver capito che non si trattava di un sosia ha voluto farsi un selfie, al venditore ambulante extracomunitario che ha voluto una foto confermando di vendere solo merce di qualità.

Poi il passaggio in piazza Cambiaghi e lungo la camminata anche l’incontro con l’altro candidato Pier Franco Maffè che stando al gioco ha accolto l’invito di uno scatto con Allevi e con Salvini. Giunti al mercato alimentare sono continuate le strette di mano e anche gli inviti a risolvere alcuni problemi di Monza, come la piazza Cambiaghi luogo di bivacco di volti poco raccomandabili e con una pavimentazione traballante con cadute all’ordine del giorno.

“Vedo in giro per l’Italia tanta voglia di cambiare di stare più puliti, ordinati e verdi con meno cemento – ha dichiarato - Noi mettiamo a disposizione  dei monzesi una persona esperta e in grado di cambiare (Dario Allevi, ndr). Chi sta a casa poi per i prossimi cinque anni non può più lamentarsi”.

Un appello diretto agli indecisi, a coloro che l’11 giugno sono tentati di non espletare il diritto-dovere del voto. “Se state a casa e non cambia niente non potrete poi lamentarvi – ha ribadito - il treno passa l’11 giugno non promettiamo miracoli ma una città un po’ più pulita e sicura certamente si. Ci chiedono sicurezza e lavoro. Certo il lavoro  è una competenza nazionale e quindi via la legge Fornero e gli studi di settore, ma a livello locale il sindaco può intervenire tartassando di meno i commerciando con tasse folli e i cittadini con multe folli”.

Poi chiarimenti circa l’unità della coalizione  in merito soprattutto ai recentissimi avvicinamenti tra Berlusconi e Renzi sulla legge elettorale. Salvini è stato chiaro. “Il centrodestra a livello locale è comunque unito e compatto ovunque, anche a Monza – ha sottolineato – Chi vota Lega sa che il suo voto non andrà mai a sinistra, al Pd e a Renzi”.

Barbara Apicella


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