Un Cirillo alle elezioni 35 anni dopo: nel nome del padre

MONZA - Se si trattasse di altre materie, sarebbe soprannominato "figlio d'arte". L'avvocato Francesco Cirillo, candidato nella lista di Forza Italia a sostegno di Dario Allevi, ha già in famiglia un illustre predecessore in politica: suo padre Emanuele era stato la guida della città dal 1979 al 1983

Non ha fatto in tempo ad annunciare al padre la sua discesa in politica al fianco di Dario Allevi nella lista di Forza Italia che dal giorno dopo il famoso genitore è diventato, non solo il suo più fervido sostenitore, ma anche la sua agenda di incontri e analista di quello che succede e si dice in città.

Un papà certamente importante quello di Francesco Cirillo, 41 anni, avvocato, marito e padre di tre bambini e soprattutto figlio del famoso ex sindaco di Monza Emanuele Cirillo che ha guidato la città  nel periodo degli anni di piombo dal 1979 al 1983. Cresciuto a pane e Democrazia Cristiana è naturale che Francesco si appassionasse al mondo della politica decidendo anche di entrarne a farne parte.

“Quella di mio papà è un’eredità molto importante – afferma – Tutti lo ricordano con affetto e in modo positivo. Mi ha trasmesso valori, in primis quello della centralità della famiglia”.

Francesco già nella passata tornata elettorale aveva vissuto l’avventura politica optando per una lista civica: questa volta ha deciso di continuare, candidandosi nelle liste di Forza Italia. “Ho accolto con piacere l’invito, il sostegno e l’amicizia di Martina Sassoli (capolista di Forza Italia, ndr) di entrare a far parte del partito – ha spiegato – Una lista rinnovata della quale sono molto contento di essere entrato a far parte. A differenza del Pd noi non rottamiamo fa facciamo un cambio generazionale”.

Nel suo programma la parola d’ordine è famiglia, tanto fa aver voluto che Dario Allevi firmasse il manifesto del Forum delle Famiglie. “La famiglia è il motore della città – ha spiegato - Solo creando benessere per le famiglie la città può rinascere. Un benessere legato alla sicurezza, alla viabilità, all’edilizia”.

Chiedendo anche, in caso di vittoria, l’istituzione dell’Assessorato alla famiglia. “Una famiglia vista in termini positivi e propositivi – ha continuato – Non solo in termini di assistenzialismo e bisogno di aiuto. Un programma per rilanciare la città diluito nei cinque anni di mandato, in un orizzonte temporale dove ogni anno bisogna portare a termine alcuni progetti”.

Quello che maggiormente ferisce il cuore del famoso monzese è il degrado della città. “È avvilente che mia moglie e i miei figli, così come altre famiglie, non possano andare ai giardini del Nei o al Giardino incantato di via Azzone Visconti – ha continuato – Anche in questo aspetto di degrado è direttamente coinvolta la famiglia. Non tutti hanno la fortuna di avere un giardino e quelli pubblici dovrebbero essere sicuri”.

Ma quelli segnalati dal candidato non lo sono spesso presi di mira da vandali che danneggiano panchine e giochi e soprattutto luoghi di ritrovo di personaggi poco raccomandabili che allontanano le famiglie.

Ed è proprio la famiglia la prima fonte di ispirazione della politica di Francesco Cirillo, una famiglia che in questi mesi di campagna elettorale lo ha sempre supportato e sostenuto.  

Barbara Apicella


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