Pedemontana: i sindaci chiedono di convocare l'Osservatorio ambientale

Martedì 31 dicembre, con una lettera inviata all’assessore alle Infrastrutture di Regione Lombardia Maurizio del Tenno, i Sindaci dei sette Comuni interessati dal passaggio dell’autostrada Pedemontana nelle aree potenzialmente contaminate da diossina hanno chiesto la convocazione urgente dell’Osservatorio Ambientale previsto dall’accordo di programma per la realizzazione dell’infrastruttura. La missiva inviata dai Sindaci di Seveso, Meda, Cesano Maderno, Desio, Bovisio Masciago, Lentate sul S...

Martedì 31 dicembre, con una lettera inviata all’assessore alle Infrastrutture di Regione Lombardia Maurizio del Tenno, i Sindaci dei sette Comuni interessati dal passaggio dell’autostrada Pedemontana nelle aree potenzialmente contaminate da diossina hanno chiesto la convocazione urgente dell’Osservatorio Ambientale previsto dall’accordo di programma per la realizzazione dell’infrastruttura. La missiva inviata dai Sindaci di Seveso, Meda, Cesano Maderno, Desio, Bovisio Masciago, Lentate sul Seveso e Barlassina ha ribadito la fondamentale importanza dell’effettuazione di ulteriori indagini ambientali relative alla presenza di diossine (ed in particolare della TCDD prodotta dall’evento Icmesa del 1976) e in contraddittorio con Arpa prima della presentazione del progetto esecutivo, i cui tempi di redazione definitiva non sono ancora certi (le ultime notizie non ufficiali parlano dei primi mesi del 2014). Convocare l’Osservatorio Ambientale da parte di Regione Lombardia significa poi permettere alle amministrazioni comunali di evidenziare nuovamente le criticità ambientali presenti sulla tratta interessata dalla contaminazione da diossina per tutelare la salute pubblica dei cittadini e delle cittadine. La richiesta dei Sindaci rinnova la preziosa collaborazione dei Comuni su un tema così delicato come quello della Pedemontana e fa seguito alle decisioni del Consiglio Regionale rispetto alle necessarie tutele di salute pubblica e ambientale in caso di sbancamenti di aree inquinate da diossina non bonificate e all’obbligo di imporre alla società concessionaria dell’autostrada la redazione di un piano di caratterizzazione imposto secondo i requisiti di legge e, a valle di questo, la bonifica delle aree inquinate con il corretto smaltimento delle terre in siti idonei a riceverle. La lettera inviata all’Assessore del Tenno è l’ennesimo tentativo dei Sindaci di spiegare che l’effettuazione delle analisi preliminari prima della redazione definitiva del progetto esecutivo è un’azione fondamentale anche per la società che realizzerà l’opera vista la necessità di predisporre un piano economico certo per le opere di bonifica anche perché, hanno sostenuto i Sindaci, fare ciò significherebbe agire in maniera logica, di buon senso e “naturale in un paese normale”, anche se la prescrizione Cipe n. 3 (quella che ha imposto ulteriori indagini nella zona interessata dall’evento Icmesa) non è esplicita a tale proposito, cavillo questo su cui continua ad arroccarsi incomprensibilmente la società Pedemontana quando sostiene che le indagini saranno effettuate solo dopo la presentazione dell’esecutivo.  

2 commenti

corrado :
Bravo brianzolo d'adozione. E' giustissimo quello che chiedi. Ma probabilmente non si riuscirà a fermare gli scavi di Pedemontana e allora che almeno li facciano cercando di non creare ulteriori danni con la diossina che c'è nel sottosuolo. PS Le carte che mostra il sito della lista civica di Meda non sono corrette, o meglio non sono complete/comprensibili: la diossina c'è anche a Desio, oltre che a Meda, tra i 20 e gli 80 cm, con valori bassi o medi ma superiori ai limiti di legge. Bene hanno fatto i sindaci a chiedere l'effettuazione di ulteriori indagini ambientali relative alla presenza di diossine e in contraddittorio con Arpa prima della presentazione del progetto esecutivo. Proprio per essere certi che poi i lavori siano fatti senza rischi per noi. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
BRIANZOLO D'ADOZIONE :
SPERO CHE SI VEDA BENE LA MAPPATURA, O AZZONAMENTO CHE DIR SI VOGLIA, CLICCANDO IL LINK RIPORTATO QUI SOTTO. IN SEVESO, LA ZONA INQUINATA E MAI BONIFICATA, AD EST DELLA MILANO MEDA, ALL'ORIGINE FU CLASSIFICATA ZONA "A" DATO L'ALTO TASSO DI INQUINAMENTO. POI, PER EVITARE CHE SI BLOCCASSE LA SUPERSTRADA PERCHE' CORRENTE IN PIENA ZONA "A", FU DECLASSATA IN "B", PERO'... LA DIOSSINA RIMASE LA', DOV'E' TUTTORA DATA LA SUA SCARSISSIMA BIODEGRADABILITA. LA SUPERSTRADA INQUINATA VA DAL CONFINE SEVESO-BARLASSINA AL CONFINE CESANO-BOVISIO. E CI SONO CIRCA QUATTRO CHILOMENTRI DI COSTONI SUPERSTRADALI. SE C'E' QUALCUNO CHE CREDE DI POTER ELIMINARE FACILMENTE LA DIOSSINA, CHE CIACE DA TRENTA A CINQUANTA CENTIMETRI DI PROFONDITA', VADA A CHIEDERE AGLI ESPERTI IL COSTO ED IL TEMPO. INOLTRE: CHI ACCETTEREBBE IN CASA PROPRIA LA DIOSSINA DEGLI ALTRI, CHE ORA GIACE INNOCUA SOTTOTERRA? QUINDI, NON SI SVEGLI LA DIOSSINA CHE DORME, MA SI ELIMINI IL PASSAGGIO DELLA "PEDEMONTANA" DA SEVESO, SPOSTANDOLA AI PIEDI DEI MONTI COME IL SUO NOME INDICA! http://www.conburaschipermeda.it/pedemontana.html | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi