K-Flex, Maroni: "Hanno preso soldi pubblici, chiudere sarebbe immorale"

RONCELLO - Anche Roberto Maroni, Governatore della Lombardia, contro la delocalizzazione della produzione in Polonia da parte della K-Flex. Stuzzicato dai giornalisti sulla vicenda, ha spiegato di avere invitato il proprietario al Pirellone per una chiacchierata

"Non voglio fare propaganda su questa vicenda, che stiamo seguendo con grande attenzione. Ho già incontrato il proprietario della K-Flex, padre dell'amministratore delegato, che in questo momento non si trova in Italia, ma a cui ho mandato una lettera per chiedergli di venire in Regione". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, lunedì mattina, rispondendo, a margine della conferenza stampa dopo Giunta, a una domanda sulla vicenda dell'azienda K-Flex di Roncello e sulla mobilitazione dei lavoratori contro la chiusura dello stabilimento.

Una storia che tiene con il fiato sospeso 187 famiglie e che, proprio nel fine settimana, ha visto la solidarietà di diversi esponenti politici ai lavoratori coinvolti: dal Movimento 5 Stelle al Partito Democratico, in tanti hanno voluti stringersi attorno ai dipendenti preoccupati e in difficoltà.

"Se, come mi auguro, il proprietario verrà a incontrarmi - ha chiarito Maroni - gli chiederò di mantenere in Lombardia la produzione e di non chiudere la fabbrica, anche perché hanno ricevuto contributi pubblici e mi parrebbe veramente immorale procedere alla chiusura dell'impianto".

"E' una vicenda che non gestiamo direttamente noi come Regione - ha spiegato Maroni -, è competenza del Governo, ma noi siamo interessati e mobilitati, la seguiamo con grande attenzione e siamo in contatto anche col sindacato".


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