Licenziamenti alla K-Flex, Tripiedi: "Il vero colpevole è il Governo"

RONCELLO - Davide Tripiedi, parlamentare del Movimento 5 Stelle, torna sulla questione della K-Flex di Roncello e sulla delocalizzazione in Polonia. Dal punto di vista umano non condivide la scelta della proprietà, ma punta il dito contro il Governo e contro leggi che sono da cambiare

“Il vero colpevole dei licenziamenti dei lavoratori della K-Flex è il governo”. A dirlo il deputato del Movimento 5 Stelle, Davide Tripiedi, che ha seguito dal principio la triste storia dei lavoratori licenziati. 

“A parole - spiega il parlamentare di Desio - il governo era vicino ai 187 dipendenti licenziati ma nella pratica non ha fatto niente di niente per salvarli. Gli esponenti del partito di governo che hanno sfilato al presidio hanno manifestato solidarietà e tutto l’impegno per salvare i lavoratori, il ministro Calenda si è infuriato per far rientrare i finanziamenti pubblici dati all’azienda che ha utilizzato per lo stabilimento in Polonia e rientrati in parte, il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Teresa Bellanova, ha picchiato i pugni ai tavoli di confronto chiedendo con le cattive agli Spinelli di comportarsi in maniera più etica. Tutti comportamenti inutili".

"Ciò che serve - aggiunge il deputato pentastellato - sono politiche serie e leggi che mantengano aziende ed occupazione nel nostro Paese e non richieste di comportamenti più etici! Che gli esponenti del governo diano prova di mantenere la promessa di risolvere i problemi dei lavoratori licenziati, soprattutto adesso che i dipendenti K-Flex un lavoro non ce l’hanno più!”

Tripiedi giudica anche il comportamento dei proprietari, la famiglia Spinelli: “Nella vicenda hanno dimostrato di essere, prima che pessimi imprenditori, persone prive di umanità. Va però detto, a loro parziale discolpa, che se il governo non mette mano alle leggi e non cambia le inefficaci politiche industriali, gli imprenditori, saranno sempre più invogliati a delocalizzare”. 

“Come M5S, nella vicenda K-Flex abbiamo fatto tutto quanto era nelle nostre possibilità. A questo aggiungiamo che è da quando siamo entrati in parlamento che continuiamo a proporre atti al governo affinché mantenga aziende e lavoratori in Italia, ma da sempre rimaniamo inascoltati. Il dato di fatto è che se ci avessero dato retta da subito, oggi i lavoratori della K-Flex non si troverebbero in mezzo alla strada”.

“I veri vincitori morali, in tutta questa vicenda, sono i lavoratori licenziati. Se è tristemente vero che ora non hanno più un lavoro e che il loro futuro a partire da oggi sarà decisamente più complicato, hanno dato lezioni a tutta Italia lottando e resistendo in presidio per 113 giorni e chiedendo a gran voce al governo di fare leggi per evitare che altri lavoratori non si debbano trovare a dover vivere il loro dramma”.


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