Seregno: un 25 Aprile pensando al lavoro

Ispirato all'archeologia industriale, «Paneperso» è una raccolta di fotografie: ritratti di «fabbriche fantasma». Punta sul lavoro il 25 aprile 2014. E lo fa con una mostra fotografica di Michele Fedelino e Simone Soldan. «”Paneperso” – spiega il Sindaco
Giacinto Mariani – testimonia attraverso la fotografia l’esistenza di luoghi dove il lavoro aveva vita. Luoghi invasi, oggi, da polvere e ruggine. Un patrimonio di storia locale da non perdere e che dimostra come, nel 2014, ...

Ispirato all'archeologia industriale, «Paneperso» è una raccolta di fotografie: ritratti di «fabbriche fantasma». Punta sul lavoro il 25 aprile 2014. E lo fa con una mostra fotografica di Michele Fedelino e Simone Soldan. «”Paneperso” – spiega il Sindaco

Giacinto Mariani – testimonia attraverso la fotografia l’esistenza di luoghi dove il lavoro aveva vita. Luoghi invasi, oggi, da polvere e ruggine. Un patrimonio di storia locale da non perdere e che dimostra come, nel 2014, il 25 aprile per molte persone, soprattutto per i giovani, significa liberazione dalla disoccupazione». In mostra una ventina di fotografie di «fabbriche fantasma» che gli autori hanno «scoperto» lungo l’alto Lambro. Immagini che restituiscono la percezione di un luogo, non la sua descrizione, svincolate dai comuni elementi di giudizio: bello e brutto scompaiono per lasciare spazio alla comprensione. I testi, sotto forma di racconti immaginari di ex operai, sono di Piergiuseppe Sciotti. «Le sconvolgenti fotografie di

Michele Fedelino e

Simone Soldan – dichiara

Roberto Galliani, presidente del “Comitato Unitario Antifascista” – sono più efficaci di qualsiasi trattato politico-economico che in questi anni ha cercato di individuare i “perché” della gravissima crisi economica che ha comportato la chiusura e l’abbandono di moltissimi luoghi di lavoro con conseguente aumento della disoccupazione e della povertà. Pane perso, dunque». La mostra, in Galleria «Ezio Mariani» (via XXIV Maggio) da venerdì 25 aprile (inaugurazione alle 12) a domenica 4 maggio, potrà essere visitata nei seguenti orari: da lunedì a domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Il programma del 25 Aprile si apre giovedì 24 aprile alle 10 al «Centro Formazione Professionale» di via Monterosa con l’omaggio musicale a Sandro Pertini con il coro dell’Unitel (Università del Tempo Libero), diretto dal Maestro Mauro Villa. Il momento clou sarà la consegna del «Premio 25 Aprile» a Lea e Denise Garofalo. Lea Garofalo, ex collaboratrice di giustizia, fu fatta sparire dalla ‘ndrangheta a Milano nel 2009, sequestrata in strada, uccisa, sciolta nell’acido. La figlia Denis, che da anni vive con una falsa identità e sotto scorta, ha scelto di essere testimone contro gli imputati che non sono malavitosi qualunque: sono il padre, i parenti, l’ex fidanzato. Il premio sarà ritirato dal Prefetto di Monza e Brianza Giovanna Vilasi. Il premio sarò consegnato venerdì 25 aprile alle 10.40 in Sala «Monsignor Gandini» (via XXIV Maggio), dove sarà presentato il volume «25 aprile 2014: punto e a capo. Si attui la costituzione ». Giovedì 25 aprile la giornata, però, comincerà presto: dopo la Santa Messa per i Caduti in Basilica San Giuseppe, alle 8.45, partenza alle 9.30 da piazza Libertà del corteo. L’itinerario prevede tre «tappe»: l’omaggio ai caduti nella lotta di Liberazione al Parco «25 Aprile», l’alzabandiera in via Umberto I e l’omaggio ai caduti di tutte le guerre in piazza Vittorio Veneto, dove è prevista l’esibizione del Coro «Il Rifugio – Città di Seregno», diretto da Fabio Triulzi. Ultimo appuntamento, mercoledì 30 marzo al Cinema Roma (via Umberto I) alle 21, con il film «Il conformista», pellicola restaurata del 1970 di Bernardo Bertolucci tratta dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia del 1951. Il film, ambientato tra il 1938 e il 1943, durante la dittatura fascista, racconta l'erotismo e la politica, l'omosessualità e l'amata Parigi, temi cari a Bertolucci. «Big» gli interpreti: Jean-Louis Trintignant, Stefania Sandrelli e Dominique Sanda. Il programma del 25 Aprile è organizzato dal Comune di Seregno e dal «Comitato Unitario Antifascista per la difesa delle Istituzioni Repubblicane», con il patrocinio della Regione Lombardia e della Provincia di Monza e Brianza.