Seregno, teatro San Rocco : il ritorno di Quelli di Grock, va in scena l'Avaro

Secondo appuntamento per la "Stagione Palcoscenici" e si preannuncia imperdibile: dopo 17 anni Quelli di Grock torna al teatro San Rocco. Lo fa nella serata di oggi, giovedì 5 febbraio con inizio alle 21, e porta l'Avaro di Molière. Una compagnia storica, che ha celebrato nel 2014 i quarant'anni di attività, che viene in città a proporre una delle opere più famose del mondo teatrale. Ispirata all’ Aulularia di Plauto, l’Avaro ha come protagonista Arpagone, la personificazione stessa dell...

Secondo appuntamento per la "Stagione Palcoscenici" e si preannuncia imperdibile: dopo 17 anni Quelli di Grock torna al teatro San Rocco. Lo fa nella serata di oggi, giovedì 5 febbraio con inizio alle 21, e porta l'Avaro di Molière. Una compagnia storica, che ha celebrato nel 2014 i quarant'anni di attività, che viene in città a proporre una delle opere più famose del mondo teatrale. Ispirata all’ Aulularia di Plauto, l’Avaro ha come protagonista Arpagone, la personificazione stessa della taccagneria. Tutta la vicenda ruota attorno al suo bisogno di accumulare, alla paura di essere derubato, alle sue ridicole e insopportabili economie ma soprattutto l’aridità di cuore di Arpagone che non ama niente e nessuno a parte la sua cassettina piena di denaro. Sospettoso, iracondo ed egoista, Arpagone non esita a preferire il suo denaro ai figli e persino nel finale egli non si redime, continuando ad anteporre i beni materiali agli affetti familiari. Quelli di Grock sceglie Molière per questa nuova produzione, in cui si celebra la tradizione teatrale della Commedia dell’Arte in un gioco sfrontato di “teatro nel teatro”. La rilettura di Quelli di Grock, infatti, prende spunto anche da un testo poco rappresentato dell’autore francese, “L’improvvisazione di Versailles”, di cui il protagonista è lo stesso Molière, un’opera che mostra ciò che avviene dietro le quinte e la dicotomia uomo-attore, che fa nascere un’istintiva relazione e una complicità con il pubblico, portato così a contatto con la parte più segreta della rappresentazione teatrale. Nella cornice di un teatrino mobile e decadente si rappresenta L’avaro, recitato coralmente da un gruppo di guitti in un susseguirsi ritmico e dinamico di scene e controscene, in cui tutti i personaggi sono coinvolti in una congiura contro l’avaro e l’avarizia. Non è solo la vicenda raccontata da Molière a vivere sul palco, ma anche la quotidianità degli attori dietro il sipario. Gli interpreti recitano e partecipano, restano in scena e assistono come fossero parte del pubblico, vicini agli spettatori in sala e alle loro emozioni. Ingresso a venti euro, per maggiori informazioni è possibile consultare il sito

www.teatrosanrocco.com