"C'era una volta l'Inter": con Ettore Trezzi un viaggio alla riscoperta di come eravamo

SEREGNO - Si parla di sport, ma non solo: Ettore Trezzi, con il suo libro "C'era una volta l'Inter", ci permette di riscoprire come eravamo e quali sono stati i mutamenti della nostra società". La presentazione questa sera alle 21 in sala Monsignor Gandini (via XXIV Maggio)

Parte dal 1953 "C’era una volta l’Inter" (Albatros Editore), il libro di Ettore Trezzi che sarà presentato oggi, mercoledì 24 maggio alle 21, in Sala "Monsignor Gandini" (Via XXIV Maggio). Modera la serata Tiziano Crudeli, giornalista e opinionista della rete televisiva "Italia 7 Gold".

La prefazione è di Paolo Occhipinti, cantante con lo pseudonimo di John Foster negli anni Sessanta e, poi, direttore di "Oggi" per quasi trent'anni e direttore editoriale alla Rcs.

"La storia dell’Inter raccontata da Ettore Trezzi è la storia d’Italia e della Brianza - ha dichiarato il sindaco Edoardo Mazza -. Il libro ci guida in un viaggio nel tempo, una sorta di 'come eravamo'. I nostri nonni e i nostri genitori forse erano più poveri, ma le emozioni, le passioni e la forza che misero per far ripartire il Paese, anche nello sport, dovrebbero essere un esempio per tutti noi e per chi oggi ricopre ruoli di responsabilità".

"Nomi, storie, ricordi personali, vecchie fotografie - afferma Giacinto Mariani, assessore alla Cultura e Grandi eventi -  la prima partita allo stadio: Ettore Trezzi con un linguaggio 'famigliare', ci offre un quadro ricco di emozioni che ci porta a guardare con occhi diversi il calcio e, più in generale, lo sport di oggi. Ma anche i cambiamenti della società italiana, con un occhio fisso sulla nostra storia e alla nostra identità".

Ettore Trezzi, classe 1944, ex alunno del Collegio Ballerini, è avvocato dal 1971. È al suo secondo libro, dopo "Oltre la rete del tennis" (Paolo Acco Editore), uscito nel 2008, che denuncia i giochi di palazzo messi in atto da chi, per frustrazione o per calcolo, calpesta i valori fondamentali dello sport. La sua passione per lo sport lo ha portato, nel 1974, ad essere eletto presidente del Comitato regionale lombardo della Federazione Italiana Tennis. Una carica che conserverà per trent’anni, fino al 2004. Dal 1999 al 2004 ha fatto anche parte della giunta del Coni della Lombardia.


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