Di Nunno alza la voce: "Il posto in Lega Pro spetta al Seregno Calcio"

SEREGNO - E' una battaglia di carte bollate: il Seregno Calcio ha dato mandato allo studio legale Di Cintio Ferrari per far valere i propri diritti ed essere ammesso al campionato di Lega Pro dopo la rinuncia del Castiglione. La decisione finale è attesa per giovedì 3 settembre.

"Il Castiglione ha rinunciato alla promozione, il posto in Lega Pro spetta a noi. Lo stadio non è in regola? Lavori conclusi in 15 giorni. Saremmo andati anche al Brianteo di Monza, ma credo che il Comune di sinistra, negandocelo, ne stia facendo una questione politica". Se tutti fossero come il presidente Paolo Leonardo Di Nunno, il Seregno Calcio sarebbe già arrivato in Champions League. Entusiasmo ne ha da vendere, ma anche la determinazione non gli manca proprio.

E proprio per questo motivo sta dando battaglia, a colpi di carte legali, per far sì che la società possa tornare nel campionato professionistico dopo 33 anni di assenza. Non è solo questione di prestigio: il posto al Seregno Calcio spetterebbe davvero.

"Il Castiglione - spiega Di Nunno - non ha presento la domanda di iscrizione. Il Lecco, arrivato secondo, non è interessato. Noi siamo arrivati terzi. E non mi si venga a dire che tolgono questo diritto a noi per far posto a una squadre del sud, parrebbe al Monopoli, perché il posto spetta a chi ha disputato il girone B del campionato di Serie D".

Per questo motivo la società ha dato mandato allo studio Di Cintio Ferrari per far valere le sue ragioni. Nel corso della conferenza stampa convocata nel pomeriggio di ieri allo stadio Ferruccio è emerso che il Seregno Calcio on punta al ripescaggio. Pretende che il campionato, nei tre gironi, sia a 60 squadre invece delle 54 stabilite quest'ano.

"Ci sono sette iscrizioni mancanti, noi andiamo a riempire uno di quegli spazi. So che ci sono altre squadre che la pensano come noi e che si batteranno per non ridurre il numero delle iscrizioni".

Dalla sua parte anche l'amministrazione comunale. Il sindaco Edoardo Mazza, invitato alla conferenza stampa, ha voluto ribadire la vicinanza alla società perché possa avere quel posto che merita e che dà lustro alla città.

Di Nunno, battagliero più che mai, è convinto che l'iscrizione in Lega Pro spetti di diretto alla sua società. "Ma se non vorranno concedercela - conclude - dovremo aspettare un anno: perché se ci lasciano in Serie D, il diritto lo conquistiamo sul campo sconfiggendo tutti gli avversari".