Giubiana, niente rogo per il Pm10. Gli organizzatori: "Chissà se ci sarà una prossima edizione"

SEREGNO - Vietato il fuoco per Giubiana, si accende la polemica. L'associazione Madonna della Campagna non nasconde tutto il suo imbarazzo e il suo disappunto per una decisione adottata dal Comune di Seregno e non dalle città limitrofe

Proibito il fuoco per bruciare la Giubiana, si accendono le polemiche. Davvero non è andata già all'associazione Madonna della Campagna la decisione del Comune di accendere il tradizionale falò. Imbarazzati e delusi, gli organizzatori rivelano pubblicamente che potrebbe anche essere arrivata a conclusione la tradizione del rogo al Fuin.

La rabbia degli organizzatori è sfociata in un post su Facebook, pubblicato a poche ora dalla fine dell'iniziativa organizzata sabato sera in via Cagnola. Poche righe per ricordare che è stato il Comune a vietare l'accensione del falò.

Il sindaco Edoardo Mazza, il giorno precedente, aveva manifestato il suo dispiacere evidenziando che il "Protocollo regionale per la qualità dell'aria", vieta l'accensione di fuochi all'aperto e, pertanto, anche il rogo della Giubiana non sarebbe stato possibile.

"Ma veramente un faló di paglia e legna - si chiedono gli organizzatori - avrebbe fatto la differenza in questa situazione? Perché nelle città limitrofe i falò si sono svolti regolarmente? Ha ancora senso, per i nostri volontari, spendere ore e ore di tempo per portare avanti tradizioni che poi la burocrazia soffoca?"

Una certezza intanto l'hanno: "Ancora una volta ci abbiamo messo la faccia davanti alle centinaia e centinaia di persone accorse a gustare l'evento e fortemente deluse per la conclusione della serata, certi che abbiate compreso la situazione e l'imbarazzo che ognuno di noi questa sera ha provato".

E poi quella frase finale del post: "Chissà se ci sarà una prossima edizione...".

A fronte di questo sfogo, tanti i cittadini (118 nel momento in cui scriviamo l'articolo) che hanno espresso solidarietà con un "mi piace". Tante anche le condivisioni (29) e i commenti (37). Tra questi anche il disappunto di chi si era recato al Fuin e poi ha deviato per altri luoghi dove il rogo si è svolto regolarmente. Tutti d'accordo, però, nel ritenere insensata la decisione di vietare il falò.

G.Gal.


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