Scuola, un altro passo avanti: completati due nuovi laboratori informatici

SEREGNO - La città di Seregno è già stata invitata nella sede europea della Apple quale esempio da citare per il processo di digitalizzazione della scuola. Ma da questi giorni c'è una novità in più: completati due laboratori informatici all'avanguardia alla primaria "Moro" e alla secondaria "Manzoni"

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La città da questo punto di vista è già all'avanguardia, su scala europea, ma ha ancora voglia di crescere: in questi giorni sono stati completati due nuovi laboratori informatici, rispettivamente all’interno dell’edificio della primaria Moro e della secondaria Manzoni, finanziati tramite il progetto "Seregno: la scuol@ è digitale", e ancora il laboratorio linguistico, realizzato attraverso il conseguimento di risorse ministeriale (PON), in prima linea per l’avanguardia della tecnologia utilizzata.

"Questi laboratori - commenta Ilaria Anna Cerqua, assessore all'Istruzione - favoriscono il processo di innovazione digitale nella didattica. Sono attrezzati per modificare gli ambienti di apprendimento attraverso l'integrazione delle tecnologie nella didattica verso una sempre più strutturata educazione digitale".

Laboratori informatici, linguistici e aule in rete attraverso un sistema virtualizzato installato sui server scolastici, veri e propri "cervelloni", che si diramano con terminali "thin clients", facili da gestire con costi manutentivi irrisori. Questa è la strategia adottata dall’Istituto comprensivo Aldo Moro, una rete simile a quella adottata in contesti aziendali d’avanguardia, che permette di evitare che nel giro di pochi anni un laboratorio informatico diventi un magazzino per computer polverosi, ma si rimanga sempre al passo con i tempi.

"Le tecnologie aiutano ad insegnare in modo diverso - dichiara il sindaco Edoardo Mazza - e questi nuovi laboratori di informatica ed inglese sono una risorsa enorme.

Con questa infrastruttura docenti e studenti possono accedere a qualunque risorsa presente all'interno della rete scolastica da qualsiasi punto di accesso nei laboratori o nelle aule, permettendo la continuità didattica. Tutti i file e le cartelle sono salvate sul server del computer della scuola, cui gli studenti possono virtualmente accedere anche se si trovano a centinaia di chilometri di distanza. A casa come se fossero sul banco in classe.

E per la scuola significa un grosso risparmio in termini di risorse perché si abbatte, di fatto, il costo delle infrastrutture e della manutenzione. "Questo sistema, che deriva dalle reti aziendali – precisa la dirigente scolastica, Carmela Manzella – abbatte i costi di manutenzione sui singoli pc, che non esistono più, e aumenta la sicurezza della nostra rete e il controllo sugli studenti che operano nel sistema".


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