"Whistleblowing": in municipio una "soffiata" contro la corruzione

SEREGNO - Whistleblower , cioè la soffiata a fin di bene. Una possibilità data a imprenditori, funzionari, impiegati comunali di denunciare, anonimamente, casi di corruzione, mal governo od altro. Un modo per combattere alla fonte i casi di cattiva o fraudolenta amministrazione.

Soffiare nel fischietto è questa la traduzione letterale del termine whistleblowing e il whistleblower è la persona che, in un determinato contesto di lavoro, decide di fischiare il fallo per ragioni morali.

“Una pratica riconosciuta e virtuosa ai fini di una gestione d’impresa efficiente e trasparente”, così la definisce il sindaco Edoardo Mazza che, con il Piano triennale di prevenzione della corruzione, l’ha introdotta anche nel Comune di Seregno.

Questo istituto di diritto anglosassone (la Whistleblower protection law negli Stati Uniti risale addirittura al 1778) consiste nella denuncia anonima da parte di membri (passati o attuali) di un’organizzazione di comportamenti illegali, immorali o illegittimo compiuti da altri membri della medesima organizzazione. In Italia è stato introdotto nell’ordinamento con la Legge n. 190 del 6 novembre 2012 (Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione).

“Si tratta in altre parole – spiega Mazza - di una ‘soffiata’ a fin di bene, che ha lo scopo di raddrizzare una situazione illegale o deontologicamente non corretta all’interno di un’azienda. È nostro dovere agire in via preventiva nella lotta alla corruzione e dotarci delle più innovative procedure per evitare ogni tentativo di distorsione del corretto andamento dell’azione amministrativa. Il ‘whistleblowing’ va in questa direzione e favorisce le segnalazioni, anche anonime, da parte dei dipendenti, ovvero coloro che conoscono bene i meccanismi dell’azione amministrativa”.

La realizzazione della piattaforma e la procedura è stata seguita dall’assessorato all’Innovazione digitale, sulla base delle le Linee guida pubblicate ad aprile dall’Autorità Nazionale anticorruzione (ANAC). “La segnalazione è un atto di manifestazione di senso civico, attraverso cui il ‘whistleblower’ contribuisce all’emersione e alla prevenzione di rischi e situazioni che possano costituire un danno per l’amministrazione di appartenenza e, di riflesso, per l’interesse pubblico - dichiara l’assessore Ilaria Anna Cerqua -. Lo scopo principale del ‘whistleblowing’ è quello di prevenire o risolvere un problema internamente e tempestivamente”.

Il Comune di Seregno è uno dei primi in Italia a attivare la piattaforma per le segnalazioni dei dipendenti che, dal 2016, saranno coinvolti in un percorso di formazione.