Seveso, cimitero: "Incontro inutile, il sindaco lascia a casa gli operai"

Nessuna novità positiva nei colloqui tra il sindaco Paolo Butti e la Fp Cgil per discutere del destino dei quattro operai del cimitero. Lo rivela lo stesso sindacato spiegando che il primo cittadino, nell'incontro che si è svolto nella mattinata di lunedì 15 dicembre, "ha confermato la volontà di lasciare a casa i quattro operai". Nella nota diffusa dalla Fp Cgil si legge che, "secondo il sindaco, saranno sufficienti altri due operai, quello che - dipendente del Comune - già lavorava ins...

Nessuna novità positiva nei colloqui tra il sindaco Paolo Butti e la Fp Cgil per discutere del destino dei quattro operai del cimitero. Lo rivela lo stesso sindacato spiegando che il primo cittadino, nell'incontro che si è svolto nella mattinata di lunedì 15 dicembre, "ha confermato la volontà di lasciare a casa i quattro operai". Nella nota diffusa dalla Fp Cgil si legge che, "secondo il sindaco, saranno sufficienti altri due operai, quello che - dipendente del Comune - già lavorava insieme ai quattro della cooperativa, più un altro che rientra dalla Aspes, l'azienda che il Comune ha soppresso: insomma, lavoratori di serie A (che trovano un posto anche quando la loro azienda, la Aspes, chiude) e lavoratori di serie B (che perdono il lavoro, anche se il cimitero non chiude ...)". Per la Fp Cgil, al di là del discorso strettamente umano e lavorativo con quattro famiglie in più che si trovano ora in difficoltà, il problema è anche di tipo 'aritmetico': "Continuiamo a non comprendere come è possibile che domani, a fare il lavoro di cinque, siano in due: o qualcun'altro farà il lavoro della coop Le Margherite, "rubandolo" a chi lo faceva fino a oggi e avrebbe diritto a continuare, oppure quel lavoro davvero non c'è, e allora il Comune dovrebbe spiegare innanzitutto chi, in questi anni, ha tollerato questo ipotetico spreco a danno dei cittadini. Senza dimenticare che parliamo di operai a 7 euro lordi all'ora, per lavorare in condizioni di sicurezza inadeguate". Il sindacato considera inaccettabile il fatto che "il Comune si lavi la propria coscienza con l'impegno a chiedere, in futuro, ad un eventuale nuovo gestore dei servizi cimiteriali, la riassunzione degli operi licenziati: sono chiacchiere, infondate giuridicamente, a meno che il Comune non intenda assumere un impegno scritto già oggi, che dia qualche reale garanzia, piuttosto che impegni verbali come quelli già disattesi nei mesi scorsi, quando il confronto sul futuro dell'appalto è stato più volte promesso, sia dal sindaco che dal liquidatore della Aspes, ma nessuno lo ha mai mantenuto. Sono ancora in tempo, se vogliono: noi, nel frattempo, non staremo né zitti né fermi".

3 commenti

umberto :
Il comportamento del sig.sindaco,con la minuscola,e'coerente con quello del capo renzie;si fa'quello che dico io e non si discute. Riflettete cittadini di Seveso,riflettete sul grave errore che avete compiuto. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
Mr x :
Non ho capito 4 a casa? E uno rientra in comune? Senza concorso senza bando senza nulla? Ma si può fare? A me sembra che la notizia sia non tanto il licenziamento di questi poveri ragazzi quanto il rientro in comune di un dipendente di Aspes utilizzando la corsia d'emergenza destinata alle ambulanze... E la trasparenza !!! | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi
CE :
Sindaco puo' ricollocarli benissimo anche al di fuori del cimitero con tutti i lavori che servono al paese.E poi loro essendo di seveso pagano le tasse al nostro comune e con uno stipendio da 7 euro lordi a l'ora.SI metta una mano sul cuore e pensi che hanno anche loro dei figli come lei. | lunedì 04 maggio 2015 12:00 Rispondi